CALENDARIO SIGET PRATI DI TIVO 2018 "SCIALPINISMO SUL GRAN SASSO D’ITALIA"

Venerdì 27 ottobre la presentazione all'Ipogeo di Teramo, alle ore 18:30, del terzo Calendario "Prati di Tivo" targato SIGET, forse il più bello della serie!

Tutto scialpinismo, con foto di Alessio Marramà e Mirco Foracappa, per un un progetto editoriale curato da Ricerche&Redazioni.

Nell’occasione, si svolgerà una Conferenza-dibattito sullo SCIALPINISMO SUL GRAN SASSO, coordinata dal giornalista e scrittore Stefano Ardito, alla quale prenderanno parte: Igor Antonelli, ideatore e coordinatore dello Skialpdeiparchi; Paolo Baldi, gestore del Rifugio della Rocca a Rocca Calascio; Erminio Di Lodovico, Amministratore SIGET e per decenni gestore degli impianti di risalita dei Prati di Tivo; la guida alpina Pasquale Iannetti; il Vice-Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli; il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra. Sarà questa l’occasione per fare il punto sulle realtà e prospettive dello scialpinismo in Abruzzo e per discutere delle relative problematiche.

Al termine dell’incontro, patrocinato dalla Città di Teramo, il tradizionale aperitivo offerto dalla Bottega del Parco, punto di riferimento per sciatori, alpinisti, escursionisti e amanti della montagna ai Prati di Tivo.

L’ìngresso è libero e aperto a tutti.
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Il Calendario SIGET PRATI DI TIVO 2018
Dopo il primo Calendario “Prati di Tivo 2016” imperniato sulle attività sportive e di svago all’aria aperta, e quello “storico” del 2017 con le affascinanti immagini d’epoca dei primi anni del Novecento, l’edizione 2018 del Calendario “Prati di Tivo” è interamente dedicata allo scialpinismo sul Gran Sasso d’Italia, una delle pratiche sportive più avvincenti e diffuse sulle nostre montagne. Il Calendario 2018 è dedicato a tutti gli appassionati che in ogni stagione dell’anno percorrono – a piedi, sugli sci, in bici e a cavallo – le vie del Gran Sasso d’Italia. Il testo del Calendario è di Stefano Ardito, giornalista e scrittore, tra le firme più autorevoli e prestigiose del giornalismo di montagna e di viaggi in Italia.

Il testo del Calendario a firma di Stefano Ardito:
"Non esiste una neve, ne esistono dieci, cento o mille. La neve appena caduta, che saluta il ritorno del sole con lo scintillio dei suoi cristalli. Quella bagnata e pesante, che porta la fatica e un brivido di paura in un giorno altrimenti sereno. Quella ingiallita della fine dell’inverno, che lascia spazio all’erba che torna a rivedere la luce, e al viola tenue dei crochi.
Nelle immagini di questo calendario, la magia senza tempo del bianco e nero dipinge proprio questa tavolozza incantata. Lo vede subito chi frequenta la neve al naturale, con le pelli di foca dello scialpinismo, o magari con le ciaspole o i ramponi. Ha bisogno di un attimo di riflessione per capirlo lo sciatore abituato alle piste, dove la neve è uniforme, ma che vede intorno a sé un mondo bianco e cangiante. Al profano, a chi la neve non frequenta, suggeriamo uno sguardo alle linee, alle curve e alle forme, che riflettono i tanti colori e le tante sfumature della neve.
Come quelli che lo hanno preceduto, questo calendario è dedicato alle meraviglie del Gran Sasso. Le vette e i valloni più vicini ai Prati di Tivo, com’è giusto, ma anche gli altri versanti del massiccio. Come quelli degli anni scorsi, e lo scrivo senza alcuna piaggeria, dimostra una lungimiranza e un’apertura sconosciute agli impiantisti delle Alpi, e purtroppo alla politica locale.
Una cabinovia o una seggiovia non sono solo degli oggetti, o degli strumenti tecnici. Proprio come uno sci, una scarpa da trekking o un moschettone, aiutano a scoprire la montagna e i suoi volti. Hanno un impatto ambientale molto più grande, ovviamente, e vanno quindi installati e gestiti con cura estrema. Il ruolo di un impianto di risalita, come quello di una strada di montagna o di un rifugio, va al di là della singola pista o del singolo sentiero che serve. Ognuno di questi oggetti (o sistemi) è un invito, per chi vive in pianura e in città, a darsi una mossa, a salire di quota, a partire in cerca di magia.
Questo calendario è un inno alla bellezza del Gran Sasso, un catalogo delle sue variazioni sul tema, un invito a esplorare e scoprire. Chi scrive non può che inchinarsi, e applaudire. Il bianco e nero, scelta antica e modernissima insieme, consente a chi sfoglia o appende il calendario di scoprire le forme e la bellezza della montagna e della neve. Come ho scritto all’inizio, permette anche di intuirne i colori. Anche se le immagini sono recenti, però, il bianco e nero è un invito a dare un’occhiata al passato, e a confrontarsi con la storia.
Quella dello scialpinismo sul Gran Sasso inizia novantacinque anni fa, quando un uomo arrivato dalla Lombardia scende da un treno a Giulianova, destando a causa dei suoi “legni” la curiosità dei ferrovieri. Poi raggiunge la valle del Vomano, sale con fatica a Pietracamela, riparte ben prima dell’alba verso le nevi del Corno Grande, mai toccate fino ad allora da uno sci. Quando torna a valle, brinda nella bottega del calzolaio con un gruppo di paesani festanti. Poi torna verso il Nord e le Alpi, per scrivere di “una scivolata più bella del Nuvolau di Cortina”, e di quella montagna bianca affacciata sull’azzurro intenso del mare.
Tutti noi che frequentiamo con passione il Gran Sasso bianco, con o senza l’ARVA, il casco e le pelli, siamo figli dell’entusiasmo di Aldo Bonacossa, e della sua voglia di salire e di esplorare. Buona montagna, buona neve, felici Prati di Tivo per tutti.”

 



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