In Abruzzo 86mila immigrati residenti - a L'Aquila tanti romeni e albanesi

Sono oltre 86mila gli stranieri residenti in Abruzzo. È stato presentato questa mattina all’Emiciclo, all’Aquila, il “Dossier statistico immigrazione 2017”. Il documento, curato dal Centro Studi e Ricerche Idos in convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e redatto con la collaborazione dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e della rivista Confronti, presenta una visione d’insieme del fenomeno immigratorio in Italia, basata su analisi statistiche. I dati di sintesi esposti nel rapporto dicono che in Italia i cittadini stranieri residenti sono 5.047.028 con una incidenza sul totale della popolazione dell’8,3 per cento. La distribuzione territoriale dei residenti è del 57,8 per cento al Nord, del 25,7 per cento al Centro e del 16,5 per cento nel Meridione. Per quanto riguarda l’Abruzzo gli stranieri residenti nel 2016 sono 86.556 per una incidenza pari al 6,5 per cento. La provincia dell’Aquila è al primo posto con 24.504 residenti stranieri pari al 8,1 per cento sul totale, segue Teramo con 23.850 pari al 7,7 per cento sul totale, Chieti 20.823 pari al 5,4 per cento sul totale e Pescara con 5,4 per cento sul totale. La media dei residenti stranieri in Abruzzo è del 6,5 per cento quindi al di sotto della media nazionale del 8,3 per cento. Le etnie maggiormente presenti nella nostra regione sono quella Romena (27.031), Albanese (12.196), Marocchina (7.323), Macedone (4.526), Cinese (4.266), Ucraina (3.853), Polacca (2.732). Per il Presidente Di Pangrazio: “La Regione non solo ospita questa importante giornata ma partecipa attivamente alla gestione di questi fenomeni. Di recente all’interno della Calre è stato istituito un apposito gruppo di lavoro proprio sui temi dei fenomeni migratori in Europa e si è affrontato anche il delicato tema dei numerosi minori non accompagnati che arrivano sulle nostre coste. Questo fenomeno epocale che tutta l’Europa ed in particolare il nostro Paese sta vivendo ha bisogno di essere governato raccontando la realtà e la difficoltà nel gestire tutte le situazioni. Sui minori non accompagnati si sta ad esempio discutendo di far gestire alle Regioni questa problematica. La presentazione di questo dossier arriva quindi in un momento importante per l’Italia e l’Europa e sono certo che leggendo attentamente i dati che contiene, tutti quanti avremo maggiore chiarezza sulla portata di questo fenomeno”.

 



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