UN VOLO DAL GRAN SASSO FINO IN AFRICA...

Dopo il ritrovamento di un Giunco rarissimo sull'Appennino e mai più segnalato dal 1894, di un Nontiscordardimè e di un Tarassaco nuovo per l'Abruzzo (nuovo limite meridionale del suo areale), il Gran Sasso d’Italia continua a sorprendere.  Una Femmina di culbianco (Oenanthe oenanthe), marcata con un anello il 29 agosto del 2006, sul Massiccio del Gran Sasso a quota 2200 metri, presso la Stazione Ornitologica d’Alta Quota di Campo Imperatore, è stata ripresa sull’isola di Zannone (Latina) il giorno 11 aprile 2011, durante la campagna di inanellamento del progetto “Piccole Isole” coordinato in Italia dal Centro Nazionale di Inanellamento dell’Ispra.

Qui l’uccello ha effettuato una sosta durante la migrazione pre-riproduttiva, che le specie migratrici a lungo raggio, come il culbianco, compiono per raggiungere le aree di nidificazioni in Europa dai quartieri di svernamento in Africa. Questo piccolo passeriforme, ogni primavera, migra dalle zone di svernamento in Africa tropicale a sud del Sahara  verso i siti di nidificazione in Europa, e copre due volte l’anno questo importante viaggio. Queste conoscenze ci permettono di stabilire che il culbianco marcato sul Gran Sasso e ricatturato a distanza di cinque anni, abbia compiuto numerosi viaggi tra l’Africa ed il sito italiano di nidificazione.

Questo rilevante dato sulla migrazione conferma ancora una volta l’importanza della “Stazione Ornitologica d’Alta Quota di Campo Imperatore”. Il centro risulta quanto mai efficiente grazie al Corpo Forestale dello Stato - Ufficio territoriale per la biodiversità di L'Aquila, che dal 2007 garantisce lo svolgimento della attività per gran parte dell’anno, all'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e la collaborazione tra Enti Pubblici e l’associazione di volontariato.

L’attività prevalentemente svolta nella stazione è quella dell’inanellamento degli uccelli a scopo scientifico, secondo le metodologie dettate dal Centro Nazionale di Inanellamento dell’Ispra, a cui si affiancano una serie di ricerche finalizzate ad ottenere dati di tipo qualitativo sui vari aspetti biologici e fenologici dell'avifauna d’altitudine, fondamentali per lo studio e la conservazione delle comunità ornitiche negli ambienti d’altitudine dell’Appennino.



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