Save Gran Sasso risponde all'Ex-Consigliere Perilli sui ritardi della seggiovia Fontari

In Risposta all'Ex-Consigliere Perilli è stato diffuso un Comunicato Stampa  redatto dagli attivisti dell'Associazione "Progetto Montagna" e dal Comitato "#SaveGranSasso" inerente le dichiarazioni dell'ex consigliere, nonché ex-presidente della commissione territorio al comune di L'Aquila, sui reali responsabili del ritardo per la sostituzione della seggiovia "Fontari".

"Finalmente, a distanza di due anni, grazie all’intervento del Conservatorista Enrico Perilli che da ex consigliere comunale ed ex presidente della commissione territorio va al contrattacco sulla questione Fontari, si scoprono gli altarini che stanno dietro alla mancata realizzazione della nuova seggiovia Fontari (percorso spostato) funzionale, per non essere troppo di parte, almeno alla questione vento. Infatti la decisione di abbandonare il progetto del nuovo percorso e ritirarlo in sede di Comitato VIA Regione Abruzzo del 3 dicembre 2015 Giudizio 2588 (documento stralcio allegato) è dovuta solamente ed esclusivamente ad una questione politica. Con l’unico scopo di sorreggere l’allora traballante maggioranza al comune dell’Aquila si arrivò all’accordo con le associazioni ambientaliste ed il Conservatorista Perilli, per abbandonare il progetto nonostante avesse la Valutazione d’Incidenza Ambientale favorevole redatta dall’Ente Amministrativo competente e cioè il Comune dell’Aquila (Det. Dir. 136 del 24 luglio 2015 e nota esplicativa n. 88317 del 5 ottobre 2015). Anche qui, per maggiore chiarezza, alleghiamo lo stralcio dei riferimenti amministrativi e dell’osservazione fatta, a termini scaduti, dal Conservatorista Perilli. Rientrava nell’accordo, probabilmente, anche l’affondamento dei quesiti referendari di modifica dei confini, poi sostituiti, con enorme successo, dalla raccolta firme della Petizione del Gran Sasso.
E’ inutile che adesso il Conservatorista Perilli si affanni ad attribuire ad altri la colpa dei ritardi di realizzazione della Seggiovia Fontari, confondendo i fatti e le situazioni, perché tale ritardo è da imputare, senza ombre di dubbio, alla gestione del Centro Turistico del Gran Sasso che, improvvidamente, pur in possesso delle progettazioni pronte dall’autunno del 2016 (un anno dopo il Comitato VIA della Regione), ha consegnato una copia brevi mani, ai vertici del Parco Nazionale del Gran Sasso in una riunione svoltasi a Palazzo Fibbioni il giorno 14 marzo 2017 in cui erano presenti anche il Sindaco Massimo Cialente, la nostra associazione ed il rappresentante degli albergatori del Gran Sasso. Per ultimo, e non per importanza, concludiamo col dire che la richiesta di riattivazione della procedura di VIA presso la Regione Abruzzo, è stata inviata dal Centro Turistico del Gran Sasso in data 22 marzo 2017. Saremo pure sviluppisti, simpatico nomignolo attribuitoci, ma noi teniamo realmente allo sviluppo economico della valle ed alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il Gran Sasso rappresenta una grossa occasione che stiamo perdendo, per questo continueremo ad urlare malgrado lo stupore dei conservazionisti".
#SaveGranSasso
#ProgettoMontagna

 



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