Concita Di Gregorio: "Ci sono due tunnel all'Aquila..."

Ci sono due tunnel, all’Aquila. Uno è sotto la città. E’ costato 80 milioni e ci passano tutti i cavi che daranno rete, luce e servizi alle case. Sarà pronto l’anno prossimo, si chiama smart tunnel. Intelligente, pratico. Una cosa avveniristica, un’eccellenza. Si è potuto scavare perché era tutto distrutto, nel mondo di sopra. A volte, non di rado, finito il tempo del lutto ricominciare da capo è un’opportunità per migliorare, migliorarsi. Se questo è intelligente l’altro tunnel è geniale. Sotto il Gran Sasso, all’Istituto di fisica nucleare, scienziati di tutto il mondo esercitano decenni di pazienza aspettando di vedere il rimbalzo di un neutrino, di conoscere la consistenza della materia oscura che – dicono - è tutto attorno a noi ma non ne sappiamo ancora nulla. Si procede per errore, nella scienza. Di neutrini e di rimbalzi, di misteriosa materia oscura e di errori è fatta la storia politica dell’Aquila. Dove per le consuete ripicche e reciproche avversità interne la sinistra ha perso le elezioni, la materia oscura di un elettorato considerato sicuro ha votato ed eletto, invece, un sindaco che viene dal Movimento Sociale passando per Casa Pound. Pierluigi Biondi, il sindaco, è un quarantenne dal sorriso malinconico, cresciuto in provincia, a Villa Sant’Angelo, da una famiglia di origini umili, presto orfano di madre. In un giorno d’estate, al ballottaggio, mentre molti erano al mare o sulle ferrate di montagna, ha risalito la china di uno svantaggio che sembrava incolmabile e ha sgominato l’avversario e la struttura di potere del centro sinistra. La Triade, la chiamano: Cialente Pezzopane e Lolli, sindaci senatori vicepresidenti. E’ una storia, questa, che racconta qualcosa all’Italia. Ecco, guardate. La troppa sicurezza da un lato, l’umiltà e la costanza dall’altro. Bella sfida.
#FuoriRoma #LAquila
 

 



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