Disperso sul Gran Sasso Trovato Morto

L’escursionista romano Paolo Zocchi disperso da venerdì sul Gran Sasso è stato trovato morto tra Pizzo Cefalone e la cima Woytila, nel versante del Vasto,e recuperato dall’equipaggio dell’eliambulanza 118. La conferma è arrivata questa mattina di buon’ora dai Vigili del fuoco del comando provinciale de L’Aquila che erano al lavoro, insieme alla forestale e alle squadre del soccorso alpino del Cai e della finanza, per trovare l’uomo, un ingegnere informatico romano di 47 anni, esperto alpinista. Erano stati i suoi familiari a denunciarne la scomparsa e i soccorritori avevano trovato la sua auto nel piazzale di Campo Imperatore intorno alle 21.30 di venerdi’. Il corpo è stato avvistato questa mattina. I soccorritori hanno ritrovato Paolo Zocchi, in un canalone nevoso nei pressi di Pizzo Cefalone. Da una prima ricostruzione l’uomo sarebbe scivolato sulla neve ghiacciata e sarebbe precipitato per qualche centinaio di metri. Si tratta della seconda tragedia dell’anno sulla vetta più alta dell’Appennino, a quota non molto elevata rispetto ai circa 3.000 metri che il Gran Sasso raggiunge con il Corno Grande. In questi giorni sulla montagna abruzzese si sono avute nevicate, bufere e temperature molto basse, situazioni non infrequenti in questo periodo dell’anno nella zona. Sul Gran Sasso può nevicare e fare molto freddo anche in piena estate: molti ricordano persino una nevicata abbondante alla fine di luglio. Nella tarda mattinata, il corpo dell’escursionista è stato recuperato dall’elicottero del 118, che lo ha trasportato all’obitorio di Avezzano, dove sarà eseguita l’autopsia. Il responsabile del118, Gino Bianchi, ha detto di non poter stabilire prima dell’autopsia l’ora del decesso, ma di ritenere verosimilmente che essa risalga al giorno stesso della scomparsa, venerdì, quando sul Gran Sasso c’era tempo cattivo.



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