Rubarono le reliquie a San Pietro della Ienca, lavoreranno 8 mesi alla Mensa Celestiniana

Nel 2014 fu perpetrato un furto sacrilego a San Pietro della Ienca. I ladri segarono l'inferriata che proteggeva la finestra laterale del Santuario di Giovanni Paolo II e, dopo aver rotto il vetro e aperta la finestra, entrarono all'interno rubando il reliquario con la Reliquia del Sangue di Giovanni Paolo II oltre ad un piccolo crocefisso posto sull'altare. Adesso due ladri sacrileghi hanno chiesto e ottenuto di scontare la pena espiandola con il lavoro presso la Mensa Celestiniana. Ai due è stato infatti concessa la messa in prova dal giudice onorario Angelo Caporale, per la durata di otto mesi. Se supereranno positivamente il percorso di reinserimento sociale, dopo l’udienza del 17 dicembre 2018, il reato potrà dirsi estinto, altrimenti saranno processati.
I tre giovani ladri coinvolti nel furto, credettero che le reliquie potessero avere un alto valore economico, ma non riuscendo a rivenderle decisero di sbarazzarsene. Parte della sacra refurtiva venne rinvenuta nei pressi della basilica di Collemaggio. Poi fu ritrovato il pezzetto di stoffa intriso del sangue di Wojtyla (era la veste indossata quando rimase vittima dell’attentato in piazza San Pietro il 13 maggio 1981). In un terzo momento il resto della stoffa fu recuperata nel garage di uno dei tre giovani.


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo