Il centro turistico caccia tutti - Scaduti i contratti: da domani senza lavoro 30 addetti

(Da Il Centro) - Il 25 aprile si è chiusa la stagione invernale. Da ieri è ferma la funivia di Fonte Cerreto, per i lavori di ammodernamento. Ma ci sono anche una trentina di lavoratori che da domani saranno senza posto e senza stipendio. Per gran parte del personale del Centro Turistico sono infatti scaduti i contratti a tempo. E la situazione dell’azienda appare sempre più buia nell’immediato futuro.
 Se non arriva un intervento straordinario da parte dello Stato - per ripianare i circa 10 milioni di euro di debito accumulato - il Centro Turistico del Gran Sasso, che gestisce la stazione sciistica di Campo Imperatore, rischia il fallimento. C’è in corso un’operazione con la società Invitalia, per l’acquisizione di parte del pacchetto societario, ma i tempi stringono. I primi a pagare le spese di una situazione difficile da gestire sono i dipendenti. In tutto 40 persone tra assunti a tempo indeterminato, stagionali e part-time. Proprio gli stagionali e i part-time da domani si ritroveranno senza lavoro. I loro contratti sono scaduti ieri. E sembra svanita la possibilità del ricollocamento, per 19 di essi, all’interno dell’Asm, nell’ambito del servizio di smaltimento delle macerie. Eppure c’era un accordo, firmato lo scorso dicembre tra Comune, Ctgs, Asm e sindacati, che prevedeva il passaggio degli stagionali nell’azienda dei rifiuti, una volta chiusa la stagione sciistisca.
Del resto, si tratta di addetti già transitati fra le due ex municipalizzate, dopo il sisma del 2009. Il 26 aprile, però, l’Asm ha prorogato i contratti ai propri interinali. Ma allora cosa è successo? Una domanda che i lavoratori del Ctgs ieri mattina hanno rivolto ai due presidenti, Vittorio Miconi e Luigi Fabiani, durante un’affollata e accesa assemblea a Fonte Cerreto. «La risposta avuta è stata insoddisfacente», spiegano dipendenti e Rsu, «in quanto Fabiani ha giustificato il rinnovo dei contratti interinali dell’Asm con la motivazione di non provocare l’interruzione dei cantieri per lo smaltimento delle macerie». E Miconi ha annunciato che contatterà la Confcommercio «per verificare la possibilità di attivare la cassa integrazione in deroga, in attesa che vengano aumentate le linee del servizio macerie e si possa così procedere al ricollocamento del personale del Ctgs restato fuori».
La soluzione del momentaneo ricorso alla cassa integrazione, però, non risolverebbe la questione. «Chi ha contratti part-time o i cosiddetti verticali», precisano le Rsu del Ctgs, «non può usufruire dell’ammortizzatore sociale. Questo significa che da domani tra le 25 e le 30 persone resteranno senza lavoro e senza alcun reddito. E comunque, vista la grave crisi economica dell’azienda, il presidente Miconi ci ha informato che saranno garantiti solo gli stipendi di aprile».
 I dipendenti del Centro Turistico chiedono quindi l’intervento del sindaco Massimo Cialente: «La stagione sciistica», aggiungono, «si è chiusa il 25 aprile. C’era tutto il tempo per predisporre la lista del personale del Ctgs che poteva transitare nell’Afm, tramite le graduatorie dell’agenzia interinale. Ma solo all’ultimo momento abbiamo saputo che l’Asm aveva prorogato i suoi contratti, in barba all’accordo siglato a dicembre e senza tenere conto delle mozioni su questa vicenda approvate dal consiglio comunale.
Qualcuno ci deve chiarire cosa è successo», concludono i lavoratori del Ctgs, «e chiamiamo in causa anche il sindaco Massimo Cialente».
Intanto domani le Rsu e i sindacati incontreranno in Comune il consigliere comunale Enrico Verini, firmatario della mozione sul ricollocamento all’Asm degli stagionali del Ctgs.




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