Annalisa Petrilli vince l'Agnesino d'oro 2018

AD ANNALISA PETRILLI  L’AGNESINO “LUDOVICO NARDECCHIA”  2018
 
LA CONGREGA “LE MEJIO ORTICHE” VINCE IL PALIO DI SANT’AGNESE
 
Annalisa Petrilli, con il lavoro “Pija a 'ddo sta e mitti 'ddo no' sta”, ha vinto l’Agnesino 2018. E’ la seconda donna ad aggiudicarsi la vittoria da quando il concorso è stato istituito nel 2004 (Rossana Crisi Villani aveva vinto nel 2008). L’elaborato era abbinato alla Congrega le “Mejo Ortiche” ed è stato rappresentato questo pomeriggio all’Auditorium del Parco, davanti a 300 persone.
Complessivamente sono stati 12 gli spettacoli ammessi alla finale del concorso d’arte critica della tredicesima edizione di “Il Pianeta Maldicenza” (sui 20 presentati), tutti messi in scena questo pomeriggio. La durata massima di ogni esibizione era di 6 minuti. Per la quarta volta è stato assegnato il premio all’indimenticabile “badessa” Luciana Cucchiella, andato ex aequo ai ragazzi del Convitto nazionale-liceo classico “Cotugno” e a quelli della scuola “Verne” di Tornimparte.
 
Anche quest’anno Il Pianeta Maldicenza, allestito dalla Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese e dalle Congreghe agnesine che fanno parte del Comitato Organizzatore, con il patrocinio e il sostegno del Comune dell’Aquila, era mirato a promuovere la conoscenza della tradizione della maldicenza aquilana, intesa non come insulto o pettegolezzo, ma come sana e corretta critica costruttiva e leale antagonismo.
 
A scegliere i lavori vincitori sono state due giurie, una popolare e una, come accaduto già lo scorso anno, composta da una delegazione di Amatrice guidata dai consiglieri comunali Federico Capriotti e Alessia Santarelli. Con loro, Marco Monti, Jessica Di Giamberardino, Serena Casini e Rosanna Santarelli. Il coordinamento è stato curato da Walter Capezzali. La giuria popolare, invece, è stata composta da rappresentanti dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato (Anps), con in testa il segretario Marcello Di Tria e la presenza di Arturo Sergio, Raffaele Mazzocca, Raffaele Suffoletta, Luciano Cocozza, Emanuela Romano, Ester Indoli. Il coordinamento era affidato ad Amedeo Esposito.
 
L’organizzazione degli spettacoli e la regia sono stati curati da Rossana Crisi Villanni della compagnia teatrale “Il Gruppo”, fondata da Franco Villani. L’elenco completo degli sketch e delle congreghe cui erano abbinati è riportato in fondo al comunicato; come noto, il nome degli autori resta riservato (non viene conosciuto nemmeno dai giurati), eccezion fatta che per il vincitore.
 
Il saluto iniziale è stato portato dall’Assessore comunale alla Cultura, Sabrina Di Cosimo, dal presidente onorario dell’associazione Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese Tommaso Ceddia, dal presidente, Angelo De Nicola, e da Umberto Pilolli, presidente emerito della congrega “Balla che te passa”.
 
La proclamazione dei vincitori è avvenuta successivamente fuori l’Auditorium del Parco, dove il Sindaco Pierluigi Biondi, alla sua prima esperienza da Primo Cittadino con il Pianeta Maldicenza, ha consegnato l’Agnesino e il Labaro del Palio di Sant’Agnese rispettivamente all’autore che si è aggiudicato il primo posto e alla confraternita abbinata.
 
A partire da quest’anno, l’Agnesino è intitolato all’indimenticabile Ludovico Nardecchia, fondatore del festival “Il Pianeta Maldicenza” e uomo chiave per la riscoperta e il rilancio della tradizione aquilana di Sant’Agnese, scomparso all’inizio di marzo dello scorso anno.
 
La serata è stata allietata dalla musica della Jazz Band Trio, formata da Paolo Evangelista, Leonardo Cappelli, Gino Mancini e Carlo Morelli.
 
Grandi protagonisti al Parco del Castello, dove quest’anno si è svolta la consueta festa conclusiva del Pianeta Maldicenza, gli uomini dell'Ana-Gruppo Alpini “M. Iacobucci” dell'Aquila, che hanno preparato il Vin Brulè; i dolci di Sant'Agnese preparati dal Club Devote di Sant'Agnese, le leccornie (compresa la “carne aj zippu” cotta su un grande falò) del Gruppo di Tornimparte, e soprattutto “La Treccia di Sant'Agnese”, il dolce ufficiale, allestita, su loro ricetta, dagli studenti dell'Istituto Alberghiero dell'Aquila coordinati dall'insegnante Domenico Di Benedetto.
 
 



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