Alla scoperta di Grotta a male

Un'esperienza straordinaria all’insegna dell’avventura, alla scoperta di Grotta a Male (anticamente nota come Grotta Amare), una cavità situata nella Valle del Vasto, nei pressi di Assergi in provincia dell’Aquila, che risulta essere la grotta più estesa del massiccio del Gran Sasso.
Resa famosa dal celebre Francesco de Marchi, Capitano al seguito di Margherita d’Austria, è considerata la prima cavità esplorata in senso speleologico, con testimonianza in data 1573 e una descrizione scientifica che non ha precedenti.
Il 12 febbraio 2018, con la partecipazione di un nutrito gruppo dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Siamo stati guidati, in una escursione sezionale del CAI L’Aquila, dagli esperti soci del Gruppo Grotte e Forre “Francesco De Marchi”, che ci hanno fornito anche l’attrezzatura necessaria.
 
 
Lo sviluppo della grotta è di 480m con una profondità massima di -84m, l’asse principale (NO) coincide con quello del torrente Raiale che scorre 60m più in basso; l’ingresso, a quota 956m, è un inghiottitoio fossile lungo 35m sul cui soffitto si notano i segni di distacco della roccia calcarea stratificata orizzontalmente.
Oltre l’ingresso si sviluppa uno stanzone, meglio conosciuto come Sala del Tronco, da cui dipartono numerosi cunicoli. Uno di questi, disostruito nel 1962 a opera del Gruppo Speleologico Aquilano, dopo un tortuoso percorso elicoidale, permette di accedere all’interno dell’ambiente più grande dell’intera grotta, con una lunghezza che supera i 55m e il fondo ingombro di grossi massi calcarei, da cui prende in nome di Sala dei Colossi.
Da qui dipartono tre rami: lungo la parete destra della sala quello dell’Organo (dove le poche stalattiti rimaste, se percosse, emettono un suono particolare) e al termine della sala due rami collegati tra di loro tramite un sifone perennemente allagato (Ramo delle Pannocchie e dei Laghi con il Ramo della Sala De Marchi).
Discendendo la Sala dei Colossi, lungo la parete inferiore sinistra, si arriva sull’orlo di un pozzo che, con un salto di 15m, permette l’accesso a un’ampia sala da cui dipartono il Ramo delle Pannocchie e quello dei Laghi, dove è presente, oltre a un lago, una sorgente attiva.
Percorrendo invece la Sala dei Colossi lungo la parete inferiore destra, si accede tramite una strettoia in discesa nella sala più bella e concrezionata della grotta: la Sala della Croce, dove il nostro De Marchi incise una croce. Da qui, si prosegue per arrivare nella Sala De Marchi da cui è facilmente visibile il lago omonimo congiunto, tramite sifone di 20m allagato, con la diramazione dei laghi; il livello comunque non è sempre costante, ma soggetto a notevoli escursioni stagionali.
La cavità, nella parte superiore è quasi priva di concrezioni, nella parte finale invece, presenta numerose stalagmiti di diametri abbastanza grandi che in alcuni casi superano i 50cm, alcune di queste sono inclinate su un fianco a seguito di movimenti tettonici e sismici.
La temperatura media è inferiore ai 12C°, l’umidità relativa superiore al 90%, la temperatura dell’acqua dei rami terminali oscilla tra gli 8.8÷9.4 C°”.
il 28 settembre 2010 un gruppo di 17 speleologi delle associazioni Gruppo Grotte e Forre Abruzzo, Gruppo Esplorazione Speleologica Cai Pescara e dell’associazione subacquea World Activity club, ha portato a termine una interessante spedizione all’interno della grotta, con l'esplorazione subacquea dei laghi. La spedizione, ha permesso, per la prima volta nella storia esplorativa della grotta, di documentare con videoriprese i   meravigliosi ambienti sommersi della cavità, nascosti, fino ad allora, alla maggior parte degli speleologi. Una seconda esplorazione è stata effettuata il 9 e 10 luglio 2011 per approfondire la conoscenza della grotta.

VI MOSTRIAMO IL VIDEO SUBACQUEO REALIZZATO IN QUELLA OCCASIONE

 



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