Successo per FameLab a L’Aquila. Prossimo appuntamento a Roma per la selezione nazionale

Satelliti, nanotecnologie, raggi cosmici, medicina, universo e chimica: questi gli argomenti trattati dai ricercatori e dagli studenti universitari che oggi, 9 marzo, si sono sfidati a suon di parole, scienza e passione nella selezione locale di FameLab L’Aquila. Tre i minuti a disposizione per parlare di argomenti di ricerca in un modo del tutto originale e coinvolgente senza l’ausilio di diapositive, proiezioni o immagini di alcun tipo.

FameLab è un concorso internazionale per giovani ricercatori e studenti universitari con il talento della comunicazione la voglia di raccontare con sintesi, divertimento ed entusiasmo un po' della scienza con la quale hanno a che fare ogni giorno. La competizione, ormai alla sua dodicesima edizione, coinvolge concorrenti in 31 paesi nel mondo. Dal 2012, grazie alla collaborazione tra British Council e Psiquadro - Perugia Science Fest, FameLab è approdato in Italia coinvolgendo un numero sempre crescente di partner: 9 le città luogo di selezione locale, tra queste anche L’Aquila.
L’evento, che si è svolto questa mattina presso l’Auditorium del Gran Sasso Science Institute, è organizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e dal Gran Sasso Science Institute, in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica e con l’Associazione Scienza Gran Sasso.

Le esibizioni dei candidati sono state introdotte dall’ironia e dalla professionalità dell’attore Luca Serani che ha intrattenuto il pubblico per tutta la durata della competizione.

Come in ogni talent show, i vincitori sono stati decretati da una giuria di esperti provenienti dal mondo della scienza e della comunicazione composta da: Lucia Votano dirigente di ricerca, ex direttrice dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso e autrice di libri di divulgazione scientifica; Gianluca Valensise, geologo e senior scientist nel Dipartimento Terremoti dell’INGV di Roma dal 1997; Marianna Gianforte, giornalista.

Hanno riempito l’Auditorium GSSI molti studenti degli Istituti superiori della città, che dopo aver assistito con attenzione e partecipazione alla sfida tra i giovani aspiranti vincitori, hanno espresso il loro parere assegnando il premio speciale delle scuole. Nel corso della mattinata, Antonio D’Addabbo e Carmelo Evoli con Giovanni Morlino, rappresentanti rispetti vamente dei LNGS e del GSSI hanno affrontato temi di scienza, ricerca e tecnologia presentando le caratteristiche peculiari di alcune realtà scientifiche del territorio. Tra gli ospiti anche Giovanni Ciani, dottorando del GSSI e vincitore della selezione locale FameLab 2017 che, con la sua simpatia e il suo inconfondibile accento pugliese, ha raccontato la propria esperienza e l’importanza di queste iniziative.

La competizione è stata molto serrata grazie alla qualità di tutte le presentazioni: ad aggiudicarsi il titolo di primo classificato è Antonio Condorelli, al primo anno di dottorato in Astroparticle Physics presso il GSSI, che ha colpito la giuria per la sua grande capacità di sintesi nel suo racconto sull’Universo che ha spaziato dalla cultura classica a quella scientifica.

Secondo classificato é Stefano Cinti, dottore di ricerca presso l’Università di Tor Vergata con borsa finanziata dalla Fondazione Umberto Veronesi, che ha esposto argomenti di frontiera e di notevole importanza per la società, mostrando doti espressive e di efficace comunicazione.

Sempre, Stefano Cinti esperto nel campo dei biosensori, grazie alla sua grande chiarezza espositiva e alla sua capacità di interazione con il pubblico è stato eletto il “Vincitore per le scuole”.

Alla premiazione hanno preso parte i rappresentanti delle due istituzioni.
Il prossimo appuntamento tra qualche settimana a Roma. Dopo aver messo a punto le strategie migliori i concorrenti si affronteranno nella Finale Nazionale del concorso in programma presso l’Auditorium Parco della Musica. Il campione italiano 2018 volerà alla finale internazionale di Cheltenham, cittadina inglese dove la competizione è nata nel 2005 all’interno del Cheltenham Science Festival.

foto di Daniele Castri

 



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