Il mondo della palla ovale ha dato l’ultimo saluto a Giampiero Ricci

Presso la basilica di Collemaggio il mondo della palla ovale ha dato l’ultimo saluto a Giampiero Ricci, uno dei migliori atleti che L’Aquila Rugby abbia avuto.
Vi riportiamo un commento apparso sul profilo facebook dell'atleta:



"A nome della Polisportiva L'Aquila Rugby invito tutta la comunità rugbistica a salutare Giampiero Ricci domani 14 marzo alle ore 11 presso la basilica di Collemaggio.
Giampiero è stato uno dei migliori atleti che la Polisportiva abbia avuto. Campione d'Italia U.18 per due volte. Protagonista del 1° scudetto, di cui insieme abbiamo l'anno passato festeggiato il 50° anniversario, così come lo fu anche del secondo. Numero 10 della nazionale fu anche qui atleta di così alta caratura da essere richiesto dai più prestigiosi club europei pronti a fare in modo di concedergli anche la nazionalità per poterlo far giocare con la loro nazionale. Giampiero però è rimasto sempre legato ai suoi affetti, Stefania e la Polisportiva. La maglia neroverde è stata sempre la sua divisa da atleta e, smesso di giocare, è stato consigliere della Polisportiva, così come Stefania è stata la prima consigliere donna.

Spirito critico, ma costruttivo, non ha fatto mai mancare il suo sostegno alla Società.

La modestia, il coraggio, l'impegno, la capacità di scegliere e di assumersi le responsabilità delle sue scelte hanno sempre caratterizzato la sua vita sia in campo che fuori. Così è stato un campione eccezionale, un marito e padre esemplare, un nonno affettuoso, un amico sincero.

Lo voglio ricordare a tutti in modo gioioso: vedo ancora il suo sorriso e la soddisfazione alla fine di quei due spareggi a Firenze che ci consacrarono Campioni d'Italia U18; La sua e la nostra felicità quel trenta aprile al Tre Fontane; ma soprattutto voglio ancora godermi quell'abbraccio alla fine del torneo studentesco che per la prima volta decretò campione il Liceo. E' stata la medaglia meno prestigiosa, ma sicuramente la più bella perché vinta contro avversari più forti, ma soprattutto perchè cementò la nostra amicizia nei valori del rugby.

Lo voglio ricordare mentre corre con quella sua particolare corsa veloce, mentre
con una delle sue irresistibili finte ci porta alle spalle della difesa degli avversari e quando non segnava lui, creava le condizioni perché potessero farlo i suoi compagni.

Ora altri Prati aspettano di vederti correre e segnare; Vai Giampiero! Vai in Pace! L'affetto , la riconoscenza, l'amicizia di tutti noi ti seguirà sempre ovunque".

Cecco.



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