Il punto di vista delle guide alpine abruzzesi in merito alle ordinanze dei sindaci

Pubblichiamo una lettera inviata dal Presidente pro-tempore Collegio guide alpine Abruzzo Agostino Cittadini:

 

"Più volte nel corso nell’ultimo mese il Collegio delle guide alpine Abruzzo è stato tacciato di indifferenza nei confronti delle ordinanze che alcuni sindaci Abruzzesi hanno emanato in occasione di eventi nivologici di rilievo che si sono verificati sulla nostra regione negli ultimi anni. Tutto ciò non risponde alla realtà dei fatti in quanto chi ha diramato questa notizia per conto di alcune associazioni è stato male informato e avrebbe dovuto solo avere la compiacenza di interpellarci, cosa che fino ad oggi non è stata ancora fatta.

Il Collegio delle Guide Alpine dell’Abruzzo si occupa della sicurezza in montagna sia direttamente, curando la sicurezza dei nostri clienti sia fornendo gli esperti in seno alle commissioni valanghe previste dalla L.R. 47/92 che i Sindaci possono, noi riteniamo debbano, consultare al fine di tutelare la sicurezza delle attività antropiche nel loro territorio mediante lo strumento della “ordinanza sindacale contingibile e urgente”, prevista dal D.Lgs. n. 267/2000, T.U. Enti locali.

Il parere di un esperto può definire con più precisione l’entità del pericolo e la sua localizzazione attraverso l’interpretazione e l’applicazione al territorio dei dati diffusi dal servizio Meteomont che sono riferiti a macro aree e sono univocamente interpretabili soltanto per i gradi di pericolo più alti 4 e 5 in sussistenza dei quali è sconsigliabile la frequentazione dell’ambiente montano, mentre per i livelli di pericolo da 1 a 3 le attività di montagna sono praticabili solo in particolari aree e mettendo in atto particolari accorgimenti al fine della riduzione del rischio che comunque mai si riesce ad annullare completamente tanto che la scala di pericolosità va da 1 a 5, lo zero non è previsto.

Riteniamo che i divieti imposti dalle ordinanze debbano comunque riferirsi, come da L.R. n.47 del 1992, art.16 comma 1, alle porzioni di territorio dove insistono le attività antropiche e non genericamente al terreno d’avventura, affinché esse possano costituire un efficace strumento per tutelare la sicurezza delle persone evitando di incidere negativamente sulla attrattività turistica del nostro territorio.

Il risultato del nostro lavoro di intermediazione si evince nelle ordinanze emesse dal Sindaco del comune dell’Aquila in cui si è passati dalla chiusura totale del territorio comunale, alle “sole” vie e nelle aree di pubblica circolazione, sugli impianti e nelle piste sciabili aperte al pubblico. Quindi si è riusciti a lasciar fuori, giustamente, quello che viene definito terreno di avventura".

È stata di rilevata importanza la nostra partecipazione alla stesura ed alla promulgazione della legge REASTA (L.R. N. 42 DEL 2016) tramite la quale abbiamo come Collegio delle guide alpine Abruzzo e come Collegio dei maestri di sci Abruzzo, ognuno per le proprie competenze, il compito di monitorare e gestire tutti i fuoripista più frequentati che saranno inseriti nel data base di questa legge.

La convenzione con la regione Abruzzo, dove si richiede il supporto dei nostri professionisti alle commissioni comunali per le valanghe per effettuare i monitoraggi sulle zone soggette a valanghe è stato un altro grande risultato.
È in iter un accordo di collaborazione con il corpo dei Carabinieri forestali per monitorare e fornire i dati per la APP di Meteomont.

A titolo solo informativo nell’ultimo anno quasi tutti i comuni che hanno comprensori montuosi di rilievo quali: Lama dei Peligni, Anversa degli Abruzzi, Fano Adriano, Santo Stefano, Scanno, Rocca di Cambio, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Pietracamela, Castel del Monte, Tornimparte e Pratola Peligna si sono aggiunti a quelli già in regola facendoci richiesta del nominativo di una guida alpina da inserire nelle rispettive commissioni valanghe.

L’ultimo risultato in ordine di tempo è stato l’intervento sui comuni di Castel del Monte e di Santo Stefano dove con il nostro supporto verrà gestita l’apertura e la chiusura delle strade che interessano le aree di Fonte Vedica e del Rifugio Racollo, strade che danno accesso a Campo Imperatore luogo di indiscusso valore per la pratica dello scialpinismo e dell’alpinismo invernale oltre che dello sci di fondo e l’escursionismo con le racchette da neve.

Per non dilungarmi oltre evidenzio che quanto riportato è solo un esempio della linea che il collegio regionale delle guide alpine Abruzzo ha adottato negli ultimi anni, in quanto ente di diritto pubblico ha preferito il dialogo e non lo scontro legale con gli enti pubblici locali gestori del territorio montano che già vivono enormi difficoltà economiche ed i risultati ottenuti ad oggi, come si evince, sono più che confortanti".





 



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