Da tutta Italia al corso del Parco sui danni da predatori

Richieste oltre ogni previsione per la partecipazione al corso di formazione sull'accertamento dei danni al bestiame da predatori, proposto e organizzato dai Parchi nazionali dell'Appennino tosco-emiliano e del Gran Sasso e Monti della Laga, in collaborazione con l'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Lucca del CFS. Agli uffici di Sassalbo sono giunte oltre 100 domande: una dimostrazione della rilevanza e dell'attualità del tema per la gestione delle aree protette e, in generale,  di tutte le amministrazioni che hanno necessità di confrontarsi sulle 'buone pratiche' più aggiornate, comprese quelle sviluppate nell'ambito del Progetto Life Ex-tra.

Per le caratteristiche e l'efficacia del corso saranno però solo 40 i partecipanti, ammessi sulla base dei titoli presentati e delle funzioni svolte. Si tratta di tecnici e funzionari di ogni parte d'Italia – dalla Val d'Aosta alla Sila – di Aziende Sanitarie Locali, Parchi nazionali e regionali, Coordinamenti Territoriali per l'Ambiente del CFS, Amministrazioni provinciali.
L'attività formativa, che si svilupperà in tre giorni, dal 18 al 20 maggio presso la Riserva naturale dell'Orecchiella, spazierà dall'esame dei conflitti – e della loro gestione – tra grandi carnivori e zootecnia, alle tecniche di sopralluogo, di accertamento del danno e di raccolta dei dati; dagli interventi utili alla prevenzione, alla dissuasione e al contenimento dei danni alle esercitazioni pratiche di diagnostica. Elementi essenziali per il perseguimento dell'obiettivo comune: quello della migliore salvaguardia degli habitat e delle specie predatrici in un contesto volto alla crescita dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni competenti, all'acquisizione di un consenso sociale sempre più largo e alla riduzione sempre maggiore dei danni e dei conflitti.



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