Si è conclusa la dodicesima edizione del L’Aquila Film Festival

Davanti ad una sala gremita si è conclusa la dodicesima edizione del L’Aquila Film Festival.
Gran cerimoniere della serata è stato il giornalista Roberto Ciuffini che ha avuto il compito di cucire i vari interventi degli ospiti e di procedere alle premiazioni dei vincitori.
Iniziata con un aperitivo nel foyer dell’Auditorium del Parco svoltosi tra le note di musiche da film eseguite da un duo di violini, la serata è poi entrata nel vivo con i saluti della Città pronunciati dall’Assessore al Comune dell’Aquila Francesco Cristiano Bignotti, che ha sottolineato come il L’Aquila Film Festival sia oramai uno degli eventi culturali più prestigiosi ed identitari tra quelli presenti in Città, garantendo e confermando l’attenzione ed il sostegno dell’Amministrazione comunale.
È stata dunque la volta del primo riconoscimento: il voto del pubblico ha premiato “Razzia” del regista franco-marocchino Nabil Ayouch; ambientato in Marocco racconta l’intreccio di cinque storie attraverso le quali, dall’inizio degli anni ’80 fino ai giorni delle Primavere arabe, seguiamo i cambiamenti sociali e civili del Paese nordafricano.
È stato quindi il momento degli studenti dell’Università degli Studi dell’Aquila, del Centro Sperimentale di Cinematografia e dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila che, visibilmente emozionati, hanno potuto raccontare il loro lavoro di valutazione delle opere partecipanti al concorso Cortometraggi: accompagnati dai coordinatori Mirko Lino, Alessia Moretti e Ornella Calvarese e dal fumettista ed esperto di animazione Alberto Mascitti hanno premiato il regista iraniano Mohammad Farahani per lo struggente “From Hasakah with love”, storia disperata ambientata tra le devastazioni di DAESH in Siria, e il giovane regista napoletano Francesco Filippini per “Simposio Suino in Re minore”, animazione romantica e stralunata che racconta tra un blues e una Luna sorniona, dello strano rapporto tra un maiale e una bislacca cuoca partenopea.
Subito dopo è stato il momento dell’ultimo “dialogo sul Cinema” della stagione, l’incontro tra il Prof. Massimo Fusillo e l’attrice Carolina Crescentini (a L’Aquila con il compagno Francesco Motta), madrina di questa edizione del L’AQFF, che hanno ripercorso una buona parte della biofilmografia dell’ospite, tra anedotti e ricordi.
L’attrice romana si è sentita immediatamente a suo agio ed ha instaurato con il pubblico un rapporto schietto e amichevole, rispondendo con piacere tanto alle domande del docente napoletano quanto a quelle delle persone presenti in sala. Ne è uscito un ritratto fresco di Carolina Crescentini, bravissima attraice ma soprattutto donna intelligente capace di passare da ruoli brillanti a registri più impegnati, mostrando sempre consapevolezza ed anche attenzione alla qualità del proprio lavoro e all’impegno sociale e personale.
È stato quindi il momento del riconoscimento più ambito, quello di miglior film assegnato dallo stesso Prof. Fusillo, dal regista e direttore del CSC Abruzzo Daniele Segre e dall’Executive Producer Giuseppe Menna al film “Blue my mind” della regista svizzera Lisa Brühlmann che, impossibilitata per esigenze lavorative ad essere presentate, ha mandato un commosso video-messaggio di ringraziamento rivolto alla giuria e al pubblico del L’Aquila Film Festival.
La conclusione è spettata poi al Direttore Artistico del L’Aquila Film Festival, Federico Vittorini, che, raggiante, ha salutato i presenti ringraziandoli della loro presenza, salutando altresì tutto il pubblico che numeroso ha seguito gli oltre 40 film proiettati e tutte le persone che hanno lavorato per questi quattro mesi di kermesse.
Sicuramente è stato il degno sigillo ad una manifestazione che di anno in anno cresce grazie a nuove proposte e alla voglia di far rinascere la Città, socialmente e culturalmente; una manifestazione partecipata e sempre più presente nel cuore e nelle abitudini del pubblico aquilano.



 



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