Strade chiuse protesta su due 2 ruote all'Aquila

 Circa 250 tra motociclisti, ciclisti e cittadini hanno partecipato all'Aquila alla "adunanza di protesta" contro l'ordinanza della Provincia dell'Aquila di chiusura alle due ruote, per motivi di sicurezza, di una trentina di strade sul territorio provinciale, considerate di grande rilevanza naturalistica e turistica. Un gruppo è partito alla volta di alcuni percorsi interessati dal divieto. La manifestazione si è svolta nonostante ieri, dopo un incontro con la federazione motociclisti italiani, il presidente della Provincia Caruso abbia annunciato la riapertura delle strade entro 15 giorni lavorativi. Lo stop c'è stato il 26 aprile, con un provvedimento deciso dopo la morte di un centauro caduto a causa di una buca tra Barrea e Alfedena, nel Parco nazionale D'Abruzzo Lazio e Molise. Da allora sono divampate polemiche.
    "Accettiamo un unico epilogo, la riapertura immediata con i limiti previsti per le auto" spiega Massimiliano Mari Fiamma, direttore provinciale di Apindustria.

Nei giorni scorsi, Francesco De Chellis proprietario del ristorante Fonte Romana che ha iniziato lo sciopero della fame per chiedere la riapertura della strada che porta alla sua attività attualmente isolata dal blocco stradale attuato dalla provincia.

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