Narcotizzati e derubati Anziani nel mirino, banda scatenata al progetto Case

«Sono entrati nelle nostre case e ci hanno preso soldi e televisori. Stavamo dormendo e non ci siamo accorti di nulla. Ci hanno storditi». Il racconto è di alcuni anziani che abitano nel progetto Case di Sant’Antonio. Appello a Comune e forze dell’ordine: siamo abbandonati.
 IL RAID. Secondo la testimonianza dei derubati, i ladri colpiscono sistematicamente di notte. Non è la prima volta che vengono segnalati casi di questo genere, anche nelle abitazioni di legno. Tra l’altro, è ormai certo che esistono gruppi di banditi che agiscono all’Aquila e nel suo circondario e che sono in grado di entrare all’interno degli appartamenti senza danneggiare in alcun modo la porta d’ingresso, ma soltanto smontando gli infissi. Si tratta di una tecnica già impiegata, come riscontrato in più di un’occasione. Una volta dentro, i ladri portano via tutto quello che trovano. Stando a quanto riferito dai residenti del progetto Case di Sant’Antonio, sono spariti, tra gli altri oggetti, anche telefonini e orologi. «Ce ne siamo accorti al mattino», confermano i diretti interessati. «Ci siamo alzati con un forte mal di testa e non abbiamo più trovato gli oggetti preziosi. Bisogna intervenire subito per evitare che il fenomeno prenda piede».
 L’ALLARME. Alcuni residenti stanno cercando di mettersi in contatto con il Comune e la Protezione civile perché hanno intenzione di valutare l’opportunità di installare dei sistemi di allarme. «Visto che saremo costretti a rimanere in queste case pseudo-provvisorie per chissà quanto tempo», riferiscono, «almeno vogliamo cercare di mettere dei deterrenti a queste scorribande». Tuttavia, trattandosi di appartamenti ricevuti con contratto di comodato, i residenti vogliono capire bene quali siano i passi da compiere nella direzione del miglioramento della sicurezza. Per il momento c’è chi ha piazzato dei vasi con piante piuttosto voluminose per creare delle barriere. Ma anche questi arredi sono stati danneggiati da chi voleva farsi largo per entrare nelle abitazioni.
 L’APPELLO. In rappresentanza delle persone che hanno ricevuto la visita dei ladri, una cittadina ha rivolto, attraverso il Centro, un appello al Comune. «Vorrei parlare al sindaco Massimo Cialente per spiegargli questa situazione. Ci sentiamo abbandonati e, dopo questi ultimi episodi, c’è una certa preoccupazione tra di noi. Analogo appello lo rivolgiamo a polizia e carabinieri: fatevi vedere più spesso nelle strade di questi nuovi quartieri dove c’è una carenza di vigilanza alla quale occorre porre rimedio al più presto».




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