Emergenza cinghiali Abruzzo, Berardinetti: percorsi condivisi

“Occorre strutturare percorsi condivisi che consentano di mettere in campo metodologie di intervento efficaci e risolutive sia all’interno delle aree protette che nel resto del territorio regionale”. Con queste parole l’assessore ai Parchi e alle riserve della Regione Abruzzo Lorenzo Berardinetti ha insediato a L’Aquila, il tavolo tecnico regionale per la protezione delle colture e degli allevamenti dalla fauna selvatica per una programmazione ed opportune strategie di intervento. In questa prima riunione sono state esaminate le esigenze specifiche del territorio della provincia di L’Aquila. Il gruppo di lavoro ha una funzione consuntiva e propositiva attraverso studi e approfondimenti tematici, proposte di metodologia di intervento e di modifica di leggi e regolamenti. Ne fanno parte, oltre all’assessore, Berardinetti in qualità di Presidente, il presidente della commissione consiliare Agricoltura, Antonio Innaurato, il direttore generale Vincenzo Rivera, il capo dipartimento Politiche agricole e pesca Antonio Di Paolo, i dirigenti regionali Bruno Celupica e Giovanna Andreola, il direttore del parco Velino Sirente Oremo Di Nino. “Tra le ipotesi di intervento discusse – ha proseguito l’assessore Berardinetti – quella della filiera delle carni del cinghiale, può rappresentare una soluzione ottimale. Nei prossimi giorni torneremo a riunirci coinvolgendo nella discussione ulteriori portatori di interessi, analizzando tutti i contenuti utili da inserire in uno specifico protocollo di intesa, al quale stanno già lavorando gli uffici della Regione e che sarà sottoscritto a breve. Sono certo che le aree protette, che per l’Abruzzo rappresentano un valore inestimabile, saranno protagoniste di questa fase nuova. Discorso specifico merita invece il ruolo delle Polizie provinciali dobbiamo consentire a questi agenti di avere specifica competenza sull’intero territorio regionale senza più le limitazioni relative ai singoli territori provinciali”.
 



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