Don Osman e Victor, un'adolescenza a pulire scarpe

(Di Don Osman Prada) - CARACAS - Dieci ore di volo, Roma-Caracas, aeroporto "Simon Bolivar" in Maiquetia, Venezuela. Dovevo prendere ancora un'altro volo con destino "Maracaibo", non vedevo l'ora di arrivare a destinazione. Raggiungere la mia famiglia, abbracciare i miei genitori e tutti i miei cari, erano i miei obbiettivi principali. Mi sentivo molto stanco, mentre cercavo disperatamente la porta d'imbarco n.12, destinazione Maracaibo. Camminando lungo i corridoi, sono stato fermato da un giovanotto, che mi ha chiesto: "Posso pulire le sue scarpe, reverendo?". Gli ho risposto un po' seccato: "No, grazie". Pochi passi, non tanto lontano dal punto dove sono stato fermato dal giovane, trovo la porta n. 12, nel frattempo ci informano che l'aereo é in ritardo, almeno due ore d'attesa. Santa pazienza. Mi metto seduto, altro non avevo da fare, aspettare l'aereo. Osservo il pulitore di scarpe , un cliente e un altro cliente, e ancora un altro, tutti vogliono le scarpe pulite. Ma mi accorgo, nessuno parla con lui, arrivano, si mettono seduti, aprono il giornale, leggono, pagano e se ne vanno. Manco uno sguardo alle sue mani, al suo lavoro. Mi chiedo, con curiosità, ma nessuno dei clienti si chiede: Chi é questo giovane? Di dove'é? Dove dorme? Come mai pulisce scarpe, così giovane?. Intanto arriva un cliente di una certa eta', rifletto: "Potrebbe essere suo figlio" . Poi arriva un giovane elegante, cravatta, scarpe molto lucide : "Non é possibile, un giovane quasi della stessa età , che coraggio" rifletto ancora.

Intanto ci ripenso amaramente al mio "No, grazie", ma la mia coscienza mi aiuta a giustificarmi, credo: " Ho risposto così soltanto perchè sono stanco, ma forse dovevo essere più gentile...".

Ci ripenso e decido di raggiungere il pulitore di scarpe, mi accorgo che non c'è nessun cliente. Ecco arrivo da lui, mi guarda e con la stessa gentilezza e un sorriso mi chiede:" Reverendo posso pulire le sue scarpe?". Gli rispondo: "Sai, sono un sacerdote, non e' bello, non é una bella scena, dovrei essere io a pulire le tue scarpe, anzi i tuoi piedi, come Gesù nell'ultima cena, ma piacerebbe parlare un po' con te" . Lui sorride, mi dice che non e' cattolico, e' protestante, evangelico battista, subito precisa che non é un problema, che con tanto piacere possiamo parlare. Capisco al volo che ha tanta voglia di raccontarsi e subito domando il nome e l'età ,Victor, 18 anni.

Allora iniziamo un bel colloquio. Mi dice che e' il piu piccolo della sua famiglia, formata da altri 4 fratelli, che lavora da quando aveva 14 anni, scherzando aggiunge che ha un bel curriculum, cioè tante scarpe che ha visto e desiderato, che la sua famiglia e' molto povera, che non ha conosciuto il suo papà, ma la sua fede é stata determinante per raggiungere una certa serenità nella vita familiare . Gli chiedo: "Sei felice?".  Lui mi risponde: "Non so, io sono felice, ma non so perchè vista e considerata la povertà e la mancanza, fin dall'infanzia, della figura del padre". Lo so, in Venezuela e in America Latina, questo è un problema, tanti bambini che nascono da ragazze madre , abituati a crescere senza la figura del padre. Chiedo: "Cosa ne pensi del tuo lavoro?". Mi risponde senza pensare troppo: " Lo sai, io potevo anche prendere un'altra strada, rapinatore, spacciatore, tossico, essere un malandrino come tanti giovani in questa nazione, ma sono un fortunato, mi dice, Gesu é il mio migliore amico, é per lui che vivo una vita sana e salva. Io sorrido con inmensa allegria, mi congratulo e mi auguro per lui, che sia sempre cosi, amen Victor, amen, cioé cosi sia sempre!. Ma prima di congedarmi, dopo alcune battute, gli ricordo le parole di Gesu: "Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri". Lui, sorridendo mi dice: "prima di pulire le scarpe agli altri Gesù ha lavato prima i miei piedi", non so, un giovane, un ragazzo... Credo la vita, nel suo piccolo quotidiano , gli ha insegnato tanto. Ma prima di salutarlo, gli chiedo una preghiera per mio padre, di sicuro fra una scarpa e l'altra la farà...per la sua eta, é un piccolo "grande" adulto.

   



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