LUPI SBRANANO OVINI E CAVALLI, PROTESTA DEGLI ALLEVATORI

Protesta questa mattina degli allevatori dell'aquilano davanti la sede del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga ad Assergi (L'Aquila): l'iniziativa, spontanea, è stata inscenata dopo i ripetuti attacchi a greggi di ovini e bovini, puledri e cavalli perpetrati da branchi di lupi. Razzie che nell'ultima settimana si sono moltiplicate sia per numero sia per quantità di animali uccisi. "Abbiamo portato anche delle carcasse degli animali depredati - spiega Elia Serpetti, presidente dell'amministrazione dei beni separati dei naturali di Arischia (L'Aquila - per dimostrare che ciò che diciamo non è campato in aria. I danni agli allevamenti ci sono sempre stati ma da una settimana a a questa parte sono aumentati raid notturni di branchi di lupi che uccidono pecore, cavalli, puledri e animali di ogni genere". Gli allevatori chiedono di incontrare i vertici dell'Ente parco per individuare una soluzione che garantisca la tutela dei lupi e degli allevatori: "Sicuramente è necessario avviare delle politiche per incentivare l'integrazione tra il lupo, che deve essere protetto, e gli animali che sono allevati e che danno da mangiare a decine di famiglie che vivono di pastorizia e allevamento". Infine un appello agli animalisti: "Sono animali anche quelli che vengono uccisi dai lupi: anche a loro deve essere garantita la stessa tutela. Le aggressioni avvengono negli allevamenti di Arischia, Camarda, Assergi, ma anche in quelli di Tornimparte e Lucoli.



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