CINEMA IN PIAZZA SAN FRANCO CON CHECCO ZALONE

Come da tradizione delle feste patronali, è tornato ieri sera il cinema in piazza San Franco ad Assergi. Il titolo del film: "Che Bella Giornata"...in realta dal punto di vista metereologico la serata abbastanza fredda, non ha favorito una grande partecipazione. Questa volta sullo schermo una storiella leggera e spiritosa, in cui Checco Zalone ha interpretato nuovamente il suo “se stesso” scemo e più scemo, il solito ragazzone di provincia mammone e imbranato, incapace di intendere e volere ma fieramente convinto di dover fare carriera. E come? Ma italicamente, grazie alle conoscenze e alle raccomandazioni che la sua ramificata “famiglia” pugliese vanta praticamente in ogni campo. Si ritrova così, lui da sempre aspirante carabiniere, a fare la security al Duomo, diventando per questo motivo bersaglio di un gruppetto di sedicenti integralisti islamici, in cerca di vendetta per torti subìti in patria. Viene “irretito” da una bella ragazza in fondo perbene, e ne innamora ovviamente, trascinandola nel suo pittoresco ambiente, da cui si evincerà che c’è sempre qualcuno più strano di qualcun altro.

Circondato da un gruppo di ottimi caratteristi (Ivano Marescotti, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi i volti più noti, partecipa pure il sempre simpatico Caparezza, uno che di pugliesi se ne intende, e Luigi Luciano, attore “feticcio” di Maccio Capatonda), e illuminato dai sorrisi della dolce Nabiha Akkari, Zalone si ritaglia il suo spazio da “Candide” dei televisivi tempi nostri, passando indenne attraverso ogni sfracello da lui provocato, dribblando fra situazioni più banali e altre (soprattutto quelle relative alla famiglia) più amene. Senza dover essere necessariamente dei “cretini” come il protagonista, ci si possono concedere 95 minuti di intrattenimento non del tutto “scemo”, perché ridendo e scherzando, come fa il nostro cinema da decenni, una volta di più Zalone mette alla berlina con un certo spirito i nostri inestinguibili vizi, familismo, nepotismo, clientelarismo, mammismo, opportunismo e via con gli “ismi”, tutti mali dei quali la nostra nazione soffre da sempre.

 



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