IN MILLE PER FESTEGGIARE GLI ALPINI DI, AD APRIRE LA SFILATA IL GRUPPO DELLE PENNE NERE DI PAGANICA

VITTORIO VENETO - La città si è stretta attorno alle penne nere, ieri domenica, per l'80° della sezione ANA di Vittorio Veneto. Sembrava che il tempo avverso potesse minare la grande festa in piazza del Popolo; poi, verso le 10,45, la pioggia e il vento hanno fatto spazio al sole e così ha avuto inizio la sfilata degli alpini da piazza S. Andrea al centro città. Ad attenderli, in piazza del Popolo, centinaia di cittadini che hanno così voluto festeggiare l'importante compleanno delle penne nere vittoriesi. Ad aprire la sfilata il gruppo delle penne nere di Paganica, poi i rappresentanti delle varie sezioni ANA italiane, la fanfara, i cori Col di Lana, Ana e Mesulano, gli alpini dell'Unità di Protezione Civile, i 19 gruppi della sezione vittoriese e, a chiusura, il Reparto Salmerie con i conducenti e i sei muli, Iroso, Laio, Mila, Marna, Reno e Orio. Il grande applauso in piazza: presenti il sindaco di Vittorio Veneto, Da Re, il pro sindaco di Treviso, Gentilini, i sindaci del comprensorio, il vice presidente della Provincia, Zambon, il pro sindaco de L'Aquila, De Paulis, e il vice presidente nazionale dell'ANA, Favero. Tutti schierati, ha così avuto inizio la cerimonia ufficiale. Alzabandiera, onore ai caduti e l'inno di Mameli, intonato anche dal sindaco Da Re. Poi la volta dei discorsi ufficiali. Dagli «amici alpini di Paganica» per voce del loro pro sindaco il grazie per quanto fatto, in occasione del terremoto, dagli alpini vittoriesi: «I 650 km che abbiamo fatto per essere qui oggi con voi non sono niente a confronto di quelli fatti dagli alpini vittoriesi per soccorrerci. Siamo fatti come voi: anche noi ricostruiremo il nostro paese» ha affermato De Paulis. Al presidente della sezione vittoriese, Angelo Biz, il compito di ricostruire questi 80 anni di storia e le tante imprese a cui gli alpini vittoriesi hanno preso parte, dal terremoto del Friuli a quello de L'Aquila, alla recente marcia dal Grappa alla città della Vittoria con il Reparto Salmerie. Poi l'intervento del sindaco Da Re: «Parlo con cuore a voi alpini - ha così dato avvio al suo discorso -. Voi rappresentate l'unica grande squadra al servizio della comunità. Siete testimoni di una solidarietà straordinaria e il vero motore della Protezione Civile. Un grazie anche al Reparto Salmerie per aver ricordato, con la loro marcia, i combattenti morti che hanno permesso a Vittorio Veneto di essere la città della Vittoria». «Un anniversario importante che si sposa con il 150° dell'Unità d'Italia - ha sottolineato il vicepresidente nazionale dell'ANA, Sebastiano Favero - e proprio qui si è chiusa la vera pagina dell'unità italiana».

A chiusura, dopo il «viva gli alpini!», le note di "Sul cappello" e per tutti l'immancabile rancio alpino.



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