Il Cav.Enzo Alloggia scrive al Presidente della Repubblica: «Noi abruzzesi all’estero penalizzati»

Ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al commissario Gianni Chiodi per chiedere che venga accelerata l’opera di ricostruzione con garanzie per le risorse a disposizione degli abruzzesi che vivono all’estero. Enzo Alloggia, vicepresidente della Federazione associazioni abruzzesi in Svizzera e consigliere Cram, tra i personaggi in prima linea nella mobilitazione post-sisma, dopo aver lanciato iniziative solidali che hanno contributo alla ricostruzione della chiesa nella «sua» Camarda, a oggi non sa ancora quale sarà il destino della sua casa «terremotata». «Un’incertezza», si legge in una nota, «resa ancora più avvilente dalla mancanza di interlocutori che diano notizie certe sullo stato di avanzamento della pratica e le procedure da seguire». «Ho presentato», scrive Alloggia, «tutta la documentazione per ricostruire la casa danneggiata. Ci sono case E (tra cui anche la mia a Camarda) fuori dei centri storici o dei grandi agglomerati urbani, case isolate, per le quali, a parer mio, si potrebbero iniziare subito i lavori. Non riesco a capire la posizione dei tecnici. A riguardo c’è stata una presa di posizione degli ordini professionali ma non è successo nulla. La mia domanda è: se la documentazione da me presentata per la ricostruzione è in ordine (ed è tutto in ordine) se la mia casa è isolata (da sola) e lo è, se ci sono i soldi (e ci sono), perché non dare l’ok per iniziare? A Camarda ci sono molte case fuori dal centro e isolate. Pur avendo avuto il diritto all’80% per la ricostruzione, e questa per me è discriminazione nei confronti degli abruzzesi che vivono fuori, sono disposto ad accollarmi un eventuale surplus purché si inizino i lavori». Alloggia si appella ai rappresentanti delle istituzioni «affinché ci spieghino cosa fare».


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