Con il proprio denaro ha salvato il borgo medievale di Santo Stefano
Posted by Antonio Giampaoli | 2011-06-14 | Commenti: 3 | Letto 988813 volte
Grazie alle testimonianze raccolte dall’antropologa Nunzia Maraschi sono state recuperate le antiche tecniche di tessitura che vengono utilizzate per realizzare le lenzuola e coperte dell’albergo, e anche vecchie ricette che hanno permesso perfino il recupero di semenze ormai scomparse da molti anni. Il progetto di Daniele è finito sulle pagine dei grandi quotidiani internazionali come il New York Times, il Washington Post, il Financial Times, attirando poi turisti da tutto il mondo.
Santo Stefano è passato dai 5-6 posti letto disponibili 10 anni fa ai 300 attuali, spiega il sindaco Elisabetta Leone. Kihlgren ha voluto estendere il suo progetto di recupero anche a Matera che definisce come: “la massima espressione del patrimonio storico neanche minore, al limite del miserabile. Era una delle zone più povere di un patrimonio che nel periodo postbellico era considerato la vergogna dell’Italia”.
Kihlgren ha osato parecchio, contraendo con le banche un debito di circa 8 milioni. Milena Gabanelli alla fine del servizio commenta: “da questi alberghi diffusi molti paesini sono rinati. Le tasche del signor Kilghren invece sono a secco. Vista la buona esperienza vale la pena di suggerire al ministro per il turismo o alle regioni interessate di prevedere magari un contributo per chi fa questo tipo di ristrutturazioni, in modo da incentivarle, senza lasciare tutto il peso alla volontà dei singoli”.
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