Il Coro Cai L'Aquila insieme al Poeta Filippo Crudele alla Notte Europea dei Ricercatori

Il Coro Cai L'Aquila insieme al Poeta Filippo Crudele nel programma della Notte Europea dei Ricercatori "Sharper 2018". Un appuntamento da non mancare venerdì 28 Settembre alle ore 17.00 presso l'Emiciclo dell'Aquila per un connubio perfetto con i canti di montagna e la poesia di Filippo Crudele, ambasciatore del Parco Nazionale del Gran Sasso.

 


Il "Coro del CAI", sezione dell’Aquila, ha iniziato la sua regolare attività nel mese di settembre 2011.
Il riconoscimento di questa felice iniziativa va a Nicola Boschetti che, con totale dedizione e fattivo impegno, raccolse attorno a sé un nutrito gruppo di amici i quali, animati dalla passione per il canto corale e dall’amore per la montagna, accettarono il compito di dar vita ad un nuovo coro maschile, a voci pari, finalizzato alla preparazione di un repertorio di canti di montagna e popolari, con l’obiettivo primario di diffondere la tradizione musicale abruzzese ed aquilana.
Il 14 settembre 2011 iniziarono ufficialmente le prove in una sede provvisoria, gentilmente messa a disposizione dalla Proloco di Coppito presso la Murata Gigotti, sotto la direzione del maestro Giulio Gianfelice. A gennaio 2014 è iniziata la definitiva ristrutturazione della sede storica del CAI, in via Sassa, dove è disponibile una sala per prove e concerti dalle caratteristiche architettoniche ed acustiche che la rende pienamente adatta all’attività corale. Nel 2015 in occasione dell’adunata degli Alpini, che si è svolta a L’Aquila, è stato prodotto dal Coro il primo CD “Cantemo aju Gran Sassu” a coronamento dell’impegno e dedizione di tutti i coristi ed in particolare del Maestro.


Filippo Crudele ha una grande sensibilità per la natura e conosce ogni palmo delle montagne abruzzesi con una particolare predilezione per il Gran Sasso. Le fonti di ispirazione per le sue poesie dialettali le trova nelle cose semplici: un sasso, un raggio di sole, uno scorcio del ghiacciaio del Calderone, fanno sgorgare dal cuore del poeta i versi che scrive e che ama decantare.
Classe 1948, originario di Marana di Montereale (L'Aquila), con influenze balcaniche nel sangue, sua mamma viene dal lontano Montenegro, che Crudele ricorda sempre come un posto dalla natura prepotente e selvaggia, dove la poesia si fonde con il territorio.
È affezionato alla sua città e ha vissuto con grande sofferenza la delocalizzazione sulla costa dopo il terremoto del 2009, per scegliere, poi, una sistemazione al progetto C.a.s.e di Camarda, dove si era inserito perfettamente nella comunità. Ora Filippo è tornato nella sua abitazione.



 



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