PASTORE ORIGINARIO DI ARAGNO - GLI LEGANO LE MANI CON UNA CORDA E LO MASSACRANO A BASTONATE
Posted by Antonio Giampaoli | 2011-06-20 | Commenti: 3 | Letto 988183 volte
Alle 22, nella centrale operativa dei carabinieri, è squillato il telefono. «C’è un cadavere in un prato» le parole che hanno subito allertato i militari. La telefonata, anonima, ha fatto scattare le ricerche del Nucleo investigativo di via In Selci. Il ritrovamento del corpo non è stato facile perché il terreno è in aperta campagna, completamente al buio. Si accede al podere da un cancello su via Appia Nuova. Dopo aver percorso un lungo sentiero sterrato i militari hanno fatto la tragica scoperta: il pastore era a terra, immerso in una pozza di sangue nell’area inghiottita dal buio all’altezza di via Appia Nuova 1160, all’altezza di un deposito giudiziario.
Il corpo è stato trovato a terra, vicino alla roulotte dove D’Onofrio viveva. La porta del mezzo era aperta: dentro i segni della colluttazione. Deve essere stata una lotta sfrenata quella combattuta dall’anziano pastore contro i suoi aggressori: la roulotte, dicono gli investigatori, era completamente sotto sopra.
Il pastore potrebbe essere stato sorpreso mentre riposava. La porta che si apre a calci e l’inizio dell’incubo. Le grida di disperazione di D’Onofrio disperse nell’oscurità dell’aperta campagna e l’estremo tentativo di resistere. Hanno avuto il sopravvento gli aggressori che per prima cosa hanno legato con una corda le mani del pastore. Poi è iniziata quella che da un primo esame sembra essere stata una vera e propria esecuzione a colpi di bastone.
D’Onofrio potrebbe essere stato trascinato fuori dal mezzo o potrebbe aver provato a fuggire via. Ma la furia cieca dei suoi assassini non si è fermata: il pastore è stato massacrato a bastonate. Prima un colpo alle gambe che ha fatto atterrare l’uomo, poi bastonate su tutto il corpo e sulla testa. Senza pietà, un colpo dopo l’altro, D’Onofrio è stato ammazzato e lasciato a terra, nella più profonda oscurità. Potrebbero essere stati proprio i violenti colpi alla nuca ad aver provocato la morte dell’anziano.
I militari stanno cercando di ricostruire la vita e le abitudini di D’Onofrio e capire quale possa essere il movente dell’omicidio. Una vera e propria esecuzione o un tentativo di rapina finito male le ipotesi a cui gli investigatori stanno lavorando.
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