Santa Barbara, Memorie dal Traforo del Gran Sasso per ricordare i 10 minatori morti

Santa Barbara è la patrona di chi lavora a contatto con esplosivi e fuoco, dei minatori e dei pompieri, ed in generale di chi lavora all'aperto nei cantieri, di chi frequenta spesso la montagna e le cavità ipogee.

 


Vogliamo ricordare i 10 minatori che non  ce l’hanno fatta, con un video realizzato da Strada dei Parci in cui parlano i protagonisti dimenticati di una grande opera. Quegli uomini che hanno lavorato per anni nelle viscere del Gran Sasso.

Con il loro lavoro e con le loro mani hanno realizzato una delle più grandi opere italiane, la più lunga gallerie a doppia canna d’Europa. Le loro testimonianze, cariche di emozione, anche per il ricordo di quei compagni che non ce l’hanno fatta, ci restituisce un pezzo di storia del nostro Paese. Strada dei Parchi nel video "Le memorie del Gran Sasso" ha raccolto le testimonianze e i racconti di chi, in quegli anni '60 e '70 molto diversi da oggi, ha lavorato nel cantiere del Traforo del Gran Sasso. Il geometra Augusto Neri, l'elettricista Lorenzo Fantauzzi, l'operaio Osvaldo Donatelli e il minatore Elio Della Rovere descrivono la strada prima del Traforo, le difficoltà incontrate durante lo scavo, le tecniche prima rudimentali e poi rivoluzionarie per l'epoca, il problema dell'acqua che ha inondato la galleria e il grande ingegno messo in campo per aggirare le enormi difficoltà. Il racconto dei testimoni, grazie ai documenti storici raccolti, porta lo spettatore sotto le viscere della montagna; il Gran Sasso d'Italia, attraversato per 10175 metri di lunghezza. Dalle parole di Neri, Fantauzzi, Donatelli e Della Rovere, emerge il saldo spirito di squadra e il forte orgoglio per aver contribuito, insieme, alla realizzazione di un'opera unica, che ha segnato il cambiamento di un'intera regione.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo