Modifiche al Decreto sul Terremoto

Cresce la preoccupazione che per la ricostruzione delle seconde case nel centro storico e nei borghi non ci siano i finanziamenti, nonostante il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il 29 maggio scorso, abbia dato assicurazione sui rimborsi totali.  Sono cinque i punti che tutti i Comuni del cratere e la provincia dell'Aquila chiedono siano inseriti nel decreto legge sul terremoto, che dovrà essere preso in esame dalla Camera il 15 giugno. Il sindaco Cialente e la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, lo hanno ribadito nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. Gli amministratori chiedono che sia prevista una maggiore copertura finanziaria della zona franca urbana, e il rimborso totale per la ricostruzione di tutte le abitazioni comprese le seconde case, secondo quanto promesso dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

 Successivamente chiedono più fondi e norme specifiche per la ricostruzione del patrimonio artistico e culturale nel centro storico dell'Aquila, sia pubblico sia privato e il quinto punto riguarda maggiori garanzie per gli espropri dei terreni sui quali dovranno essere costruite le case antisismiche dove dovranno andare a vivere 15 mila persone.

 

Questi cinque punti sono stati approvati dalla conferenza per la ricostruzione composta dalla Provincia, dai Comuni del cratere, dalle associazioni di categoria e sindacali. Nel corso della conferenza stampa sia Cialente sia Pezzopane hanno espresso il timore che il decreto passi alla Camera così come è stato licenziato al Senato ed entrambi gli amministratori, anche in vista del G8, hanno sostenuto che ci si trova di fronte ad una vera e propria emergenza sociale, aggravata dalla chiusura delle prime aziende.



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