Lolli: Anime Sante simbolo nostra identità

“Ogni giorno in cui la città si riappropria di un palazzo o di una chiesa – ha detto il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli alla cerimonia di riconsegna della chiesa delle Anime Sante a L’Aquila con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – per noi rappresenta un momento speciale perché il terremoto, oltre a toglierci l’affetto dei nostri cari, di amici e conoscenti e la sicurezza delle nostre case, ha minato la nostra identità: per questo, ogni volta che ci riappropriamo di qualcosa è come se ci riprendessimo un pezzo della nostra identità che abbiamo rischiato di perdere. Questa chiesa ha qualcosa in più rispetto alle altre – ha aggiunto Lolli – Le Anime Sante ricordano un momento drammatico per la città anche nel devastante terremoto che sconvolse L’Aquila nel 1703″ una cerimonia toccante quella di stamane con il presidente Una chiesa edificata a ricordo delle moltissime vittime, ma anche come monito per le generazioni future. Una macchina del tempo che ci ricorda che viviamo in un territorio bellissimo e straordinario, ma molto fragile. Purtroppo questi discorsi li facciamo sempre dopo una tragedia”, ha concluso molto emozionato il presidente Lolli: gli aquilani con la loro tenacia non hanno mai mollato. Si sono rimessi in piedi e hanno ricostruito la città, come gli aquilani di oggi che non molleranno e grazie al vostro aiuto andranno avanti”. Oltre a Mattarella a L’Aquila, per la ‘Festa della Rinascita’ e la riapertura di Santa Maria del Suffragio. Presenti, oltre al presidente Mattarella e Lolli l’assessore ai Lavori pubblici Lorenzo Berardinetti. Il ministro degli Affari esteri francese (contributo decisivo del governo francese aI restauri) incaricata per l’Europa, Nathalie Loiseau, l’Ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, il sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Vacca e l’Arcivescovo metropolita dell’Aquila, il Cardinale Giuseppe Petrocchi e numerose altre autorità. La Chiesa delle Anime Sante è tornata a nuova vita, dopo i complessi e impegnativi restauri coordinati dal Segretariato Regionale MIBAC, grazie alla partecipazione finanziaria del Governo francese e del Governo italiano.



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