Rito di Consacrazione della Chiesa Santa Maria del Suffragio presieduta dal card. Petrocchi

- di Federica Farda -

 

Da ieri pomeriggio Santa Maria del Suffragio apostrofato dalle autorità, l’altro giorno, come “monumento della rinascita” è, a tutti gli effetti, chiesa della “rinascita”. La municipalità, rappresentata dal vicesindaco Guido Liris, autorità locali militari e civili e fedeli che sono potuti finalmente entrare in chiesa, hanno assistito al rito della dedicazione dell’edificio a Santa Maria del Suffragio presieduto dall’arcivescovo metropolita cardinale Giuseppe Petrocchi. Un rito suggestivo quella della dedicazione della chiesa con la benedizione e poi l’aspersione dell’acqua lungo tutte le pareti, così come non meno toccante la riconsacrazione dell’altare compiuto nel corso della messa stazionale, la prima funzione religiosa, celebrata per la vigilia della solennità dell’Immacolata Concezione.
La chiesa che gli aquilani conoscono come “Anime Sante” , come ha avuto modo di dire l’arcivescovo metropolita nel discorso pronunciato l’altro ieri davanti al Capo dello Stato, al ministro e all’ambasciatore francese e alle altre autorità italiane. Le Anime Sante come una novella fenice, l’edificio rinasce dalle sue rovine ma , sottolineava l’altro giorno il cardinale ricordando nel contempo anche le parole di Giovanni Paolo II “la memoria storica narra il futuro”. , ribadiva Petrocchi, quasi, anzi senz’altro una vittoria sulla furia distruttiva visti i risultati raggiunti col sapiente restauro che esaltano la solennità e la bellezza degli spazi maestosi ma al tempo stesso raccolti in cui è possibile concentrarsi e pregare. E un silenzio toccante, quasi commosso, dei numerosi presenti ha seguito le fasi n cui l’arcivescovo con la mitra in capo ricevute le reliquie dal rettore della chiesa don Daniele Pinton le ha collocate all’interno dell’altare in un sacello già preparato che poi il direttore dei lavori di restauro, architetto Franco De Vitis del Mibac e l’architetto Nicola Inversi, per conto della ditta esecutrice fratelli Navarra, hanno provveduto a sigillare. Successivamente Petrocchi deposta la casula e cinto un grembiule ha unto l’altare e le pareti della chiesa. Il rito da parte del metropolita di incensare l’altare ha preceduto l’ultima operazione compiuta dagli altri ministranti, era presente il capitolo metropolitano, che ha provveduto a coprire e illuminare l’altare a festa. L’intera liturgia è stata allietata dai canti eseguiti dalla corale Novantanove diretti del maestro Ettore Maria Del Romano.
Stamane, festa dell’Immacolata Concezione, prima messa mattutina alle 10 e poi alle 11 funzione solenne celebrata dall’arcivescovo emerito monsignor Giuseppe Molinari per il 29° della sua ordinazione episcopale e nel pomeriggio alle 18 la vespertina e alle 21 il concerto per l’inaugurazione dell’organo.


 



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