PADRE PIO, LA FICTION CON MICHELE PLACIDO GIRATA TRA L’AQUILA E UNA CALASCIO D’ALTRI TEMPI

- di Piercesare Stagni* -

 

Il 12 e 13 novembre del 2000 andava in onda su Rai Uno una delle fiction televisive di maggior successo della televisione italiana, Padre Pio – Tra cielo e terra, con protagonista il bravissimo Michele Placido e la regia di Giulio Base: tenendo incollati quasi 14 milioni di spettatori a puntata il film vinse anche la temuta concorrenza dell’altro lavoro dedicato al frate di Pietrelcina, diretto da Carlo Carlei con Sergio Castellitto, andato in onda su Canale 5 nell’aprile dello stesso anno e che pure aveva riscosso grande successo e ottimi share.

Naturalmente il rinnovato interesse delle nostri maggiori emittenti televisive nei confronti di Padre Pio era dovuto alla lunga causa di beatificazione che si era conclusa nel 1999, e che avrebbe poi portato alla storica canonizzazione del frate il 16 giugno del 2002, in una Piazza San Pietro gremita e festante come non mai.

La Rai affidò l’ambizioso progetto a Giulio Base, regista e attore torinese, con un cast di prim’ordine che oltre al grande Michele Placido poteva contare su interpreti noti e soprattutto esperti come Riccardo Garrone, Mariano Rigillo, Franco Interlenghi, Luigi Diberti, Rocco Papaleo e con la presenza femminile della bella Barbora Bobulova.

Le riprese si svolsero a Roma, a San Giovanni Rotondo in Puglia e per la maggior parte in Abruzzo, per l’esattezza in vari luoghi della provincia dell’Aquila, e sui vari set furono sempre presenti come consulenti alcuni frati che conoscevano a perfezione la vita del Santo, come Frate Luciano Lotti e Frate Massimo Montagano.

In particolare i consigli di Frate Massimo si rivelarono preziosi nelle location aquilane, soprattutto all’ex ospedale San Salvatore dove furono ricreati gli interni della Casa Sollievo, il primo ospedale realizzato da Padre Pio nel 1956 a Pietrelcina, mentre a Calascio fu ricostruito il Convento di San Giovanni Rotondo come era al tempo della giovinezza del frate.

Molte furono le comparse locali utilizzate, e tra loro ci piace ricordare un personaggio aquilano recentemente scomparso, Bruno Turilli, il cui aspetto di uomo di altri tempi, con il cappello e la lunga e immancabile barba bianca, era perfetto per un film in costume.

Durante le riprese a Calascio un giornalista di Repubblica descrisse in un suo pezzo l’atmosfera sul set come estremamente rilassata, senza curiosi, solo i pochi residenti del paese, i tecnici del film, e, ovviamente, vista la natura delle riprese, molti costumisti e truccatori, che non era raro vedere correre con svariati tipi di sai e barbe finte in mano.

Michele Placido e Rocco Papaleo, vista la bellezza dei luoghi e la presenza di aria buona ne approfittavano per percorrere a piedi i sei chilometri che separavano dal paese il luogo delle riprese: l’unica “tecnologia” se la concesse il regista, una parabola satellitare provvisoria appiccicata al balcone della sua residenza, che poi in realtà era la casa del sindaco.

“Durante la causa di beatificazione di Padre Pio una donna, Emilia Sanguinetti, racconta la sua esperienza accanto al frate, tornando con la memoria indietro negli anni, nel 1918, al tempo dell’arrivo del giovane a San Giovanni Rotondo, con il successivo ricevimento delle stigmate e i conseguenti dubbi sulla loro originalità da parte di molti: il racconto della donna prosegue con la decisione di costruire un ospedale e con i miracoli compiuti dal frate, per concludersi con le immagini autentiche del 2 maggio 1999 quando Papa Giovanni Paolo II proclamò Padre Pio Beato…”.

Padre Pio – Una vita tra cielo e terra
Lux Vide e Raifiction, 2000
Regia: Giulio Base
Sceneggiatura: Franco Bernini e Padre Paolino Rossi
Fotografia: Fabio Zamarion
Scenografia: Carmelo Agate
Musiche: Ennio Morricone
Interpreti: Michele Placido (Padre Pio), Barbora Bobulova (Emilia), Fabio Camilli (Guglielmo), Rocco Papaleo (Fra Nicola), Marco Messeri (Padre Benedetto), Sydney Rome (Barbara Ward), Riccardo Garrone (Eminenza), Mariano Rigillo (Padre Gemelli), Franco Interlenghi (Padre Graziano), Luigi Diberti (Prof. Bignami)

*critico cinematografico



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