CENTRO TURISTICO, LA SEDUTA VA DESERTA

Il Comune dell'Aquila, è intenzionato a procedere alla ricapitalizzazione della Centro Turistico Gran Sasso attraverso l'emissione di nuove azioni. L'operazione doveva essere deliberata nell'assemblea di ieri ma la seduta è andata deserta. Si riunirà di nuovo martedì. Si tratta dell'ultimo tentativo di salvataggio della società strozzata dai debiti. Il Cda nella sua relazione ha proposto infatti di «convocare, con l’urgenza che merita e tenuto conto della proposta presentata ad Invitalia Spa, in luogo della pubblicazione del bando di cessione delle azioni, una assemblea straordinaria per deliberare un primo aumento del capitale sociale scindibile da 4.492.656 euro fino all’importo di 12.492.656 euro e, quindi, di 8.000.000 euro, previa rinuncia del diritto di opzione da parte del socio unico Comune dell’Aquila, e mediante emissione di 153.846 nuove azioni al valore nominale di 52 euro cadauna la cui sottoscrizione sarà riservata, in prima fase fino al 30 settembre 2011, esclusivamente ad aziende a partecipazione pubblica, e Enti pubblici di rilievo nazionale e Enti locali territoriali anche economici. Questa operazione di aumento si riterrà comunque conclusa a condizione che, entro il termine previsto, vi sia stata una sottoscrizione di almeno 4 milioni di euro In seconda fase, qualora entro la data prevista non si sia raggiunto l’importo riservare la sottoscrizione dell’intero aumento di 8.000.000euro, entro la data del 31 dicembre 2011, a terzi mediante selezione con procedure competitive ad evidenza pubblica». Tuttavia se il bando dovesse andare deserto la società potrebbe essere sciolta o in subordine come suggerito dal Cda si potrebbe procedere alla vendita di parte del patrimonio attraverso la liquidazione. Il consiglio ha altre sì sottolineato il bisogno di «apporti di capitale fresco per oltre 25.500.000 euro di cui 8.000.000 euro necessari entro il 30 giugno 2012 (€4.000.000 entro il 30/09/2011), il Cda ritiene che, in carenza di una tempestiva ricapitalizzazione o di un sostitutivo contributo ordinario per l’importo indicato nel budget di cassa 2011, la società, a far data dall’approvazione del bilancio 2010, sarà nell’impossibilità di raggiungere l’oggetto sociale e, si ritroverà, suo malgrado, nella causa di scioglimento».



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