DANZA DEI FAGGI TORTI presenti anche nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

“DANZA DEI FAGGI TORTI” presenti anche nel “Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”  

Musica di Camillo BERARDI


 
La natura, con le sue favolose magie, ci rivela spettacoli straordinari, d’incredibile meraviglia e più sorprendenti di quelli che potrebbero essere immaginati.

Ne sono emblematici esempi, i caratteristici faggi “torti” che possono essere incontrati in diverse faggete del nostro pianeta.

Questi spettacolari alberi “uncinati” sono presenti anche in Abruzzo, nei boschi del “Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”, nelle faggete che sovrastano il pianoro di Rigopiano (PE) e la Valle Siciliana (TE), nella località Jacci di Verre sopra al Ceppo (TE), nei Monti Carseolani a cavallo tra l’Abruzzo e il Lazio (AQ e RI)) e nel Parco Regionale Naturale  dei Monti Simbruini nel Lazio, al confine con l’Abruzzo.

Fiabeschi e ammalianti, con i loro profili “dinamici e in movimento”, offrono spettacoli unici di selvaggia bellezza, apparendo “danzanti” negli alti silenzi montani.

Questi alberi, variamente curvi e contorti nelle diverse faggete del pianeta, sembrano appartenere a un mondo immaginario, dimostrando che la fantasia della natura non ha limiti ed è capace di suscitare emozioni incredibili e inaspettate. 

I faggi, che rappresentano le piante arboree dominanti nelle alte aree montuose, sono dotati di notevoli capacità di adattamento e assumono configurazioni diverse, modellate da variabili condizioni ambientali e climatiche: scivolamento del terreno con velocità differenziate degli strati superficiali (fenomeno di natura geologica chiamato “creeping”) e situazioni climatiche mutevoli, indotte da tempeste di pioggia, vento e neve, nonché da gelate e temperature elevate.

A questi alberi incantevoli e spettacolari, tra i quali anche i “Faggi serpente” del Parco Nazionale del Pollino” e i “Faux” della foresta francese di Verzy, sono dedicati il video “Danza dei faggi torti” e l’omonimo brano musicale composto da Camillo Berardi:



La fisionomia “uncinata”  viene assunta anche dai pini e sono molte le pinete caratterizzate da questa singolare configurazione.

La natura non finisce mai di stupire e questi scenari fantastici, poco conosciuti, destano meraviglia anche agli escursionisti più attenti e più esperti.



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