Biondi, basta accanimento su vittime del sisma

"Lo Stato Italiano sia giusto ed equo nei confronti dei parenti delle vittime del sisma 2009 e non si accanisca verso chi ha patito, e soffre quotidianamente, i postumi di una tragedia nazionale". L'appello è del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, in vista dell'udienza, lunedì 14 gennaio, all'Aquila, per la causa, promossa nella passata legislatura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei confronti dei parenti delle vittime del terremoto di dieci anni fa con cui viene richiesta la restituzione delle somme provvisionali concesse a titolo di risarcimento in riferimento al processo alla Commissione Grandi Rischi. "È doloroso dover parlare di soldi quando sappiamo tutti che non c'è somma che possa restituire ai propri cari l'affetto e il calore di chi ha perduto la vita sotto le macerie - dice Biondi - solleciterò il Governo affinché venga individuato un percorso che, nella legalità e rispetto delle norme, possa porre fine ad una situazione che ha assunto toni grotteschi e paradossali".

Ieri la presa di posizione dell' avvocato Maria Grazia Piccinini, di Lanciano (Chieti), mamma di Ilaria Rambaldi, una delle 309 vittime del terremoto e presidente della Onlus che porta il nome della figlia. "Addirittura l'avvocatura dello Stato - aveva detto Piccinini - ha chiesto la provvisoria esecuzione per somme da noi familiari contestate in toto. Tutto questo è segno dell'accanimento con cui lo Stato persegue questo giudizio e le famiglie delle vittime del sisma del 2009". Per la presidente della onlus "le case sono state ricostruite o sono in via di rifacimento, le cose sono state risarcite; invece le vite no, in nessun modo".

E sulla vicenda il candidato presidente alla Regione Abruzzo M5s, Sara Marcozzi, ha ribadito l'impegno del vicepremier Luigi Di Maio "preso con gli abruzzesi di attivarsi personalmente affinché sia bloccata la pretesa di immediata esecuzione della richiesta di restituzione o, in ogni caso, sia trovata una soluzione alternativa". 



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