Laboratori del Gran Sasso e Osservatorio di Campo Imperatore a "Conversazioni Atomiche"

Nell’ambito della nuova rassegna cinematografica promossa da L'Aquila Film Festival, presso il Gran Sasso Science Institute è stato proiettato il documentario "Conversazioni Atomiche". Presenti in sala il regista Felice Farina e Marcello Messina, senior researcher e visiting scientist presso il GSSI.
Il regista in questo docu-film ci accompagna in un viaggio alla ricerca di risposte comprensibili a domande estremamente complesse, alternando filmati d’archivio sul mondo della fisica e della ricerca scientifica a interviste attuali realizzate nei vari centri di ricerca.
Conversazioni Atomiche propone un modello di divulgazione scientifica appassionato e personale: un road movie dove lo stesso autore Felice Farina e il suo operatore di ripresa Nicholas si intrufolano nella quotidianità del mondo della scienza.
Dall’acceleratore di particelle di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, all’Interferometro Virgo all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, il regista romano compie un viaggio in lungo e in largo per l’Italia e, supportato da un contrappunto inedito di filmati scientifici dell’archivio Luce, ci fa riflettere su quella sfida, tipicamente umana di conoscenza.

NOTA DI REGIA di Felice Farina
"Sono da sempre ammalato di scienza, e credo nell’importanza della divulgazione scientifica, perché è importante che si conoscano le domande che la scienza pone alla natura.
Non amo quei documentari in cui gli scienziati appaiono in fredde interviste dal linguaggio forzatamente semplificato, e dove mirabili apparecchiature rimangono nel mistero del troppo complicato. Allora ho pensato a questo piccolo esperimento, in cui come dice il titolo si conversa, più che teorizzare; e dove si cerca di seguire un metodo per così dire “galileiano”, cioè si osserva e si traggono conclusioni. Ho cercato di fare in modo che chiunque lo finisca di guardare si ritrovi a intuire, almeno nei concetti essenziali, due dei fondamenti della fisica contemporanea che credo oggi debbano essere parte integrante del sapere, non foss’altro perché determinano uno sguardo diverso e assai più profondo sulla natura, e cioè la gravità einsteiniana e la meccanica quantistica, il cui disaccordo è tuttora irrisolto e centrale. Come guarnizione di un corpo dal contenuto indubbiamente spesso, ho scelto uno stile a me familiare, ma del tutto insolito per un documentario scientifico.
Spero di essere riuscito a dire abbastanza, consapevole che non si può dire tutto".



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