Dolore e costernazione nella palla ovale e nel volontariato per la scomparsa di Mario Coscione

La comunità della palla ovale e quella del volontariato sono in lutto per la morte, a soli 22 anni, di Mario Coscione, giovane aquilano deceduto ieri all'ospedate di Pescara. Mario lascia la mamma Stefania, il papà Enzo e la sorella Annalisa.

 

 

«Muore giovane chi è caro agli dei», ha commentato amaramente il sindaco Pierluigi Biondi. Mario era sotto cura per una leucemia da circa un anno e sembrava potercela fare con l'autotrapianto. Poi, però, le condizioni si sono improvvisamente complicate.

Era mediano di mischia del Paganica Rugby e si era fatto apprezzare per la sua attività di volontario nella Comunità 24 luglio anche nella veste di operatore del servizio civile.
Tanti i messaggi di dolore e costernazione postati su facebook, ne riportiamo qualcuno:

- "Oggi pomeriggio presso l'Ospedale Santo Spirito di Pescara si è spento, all'età di 22 anni, Mario Coscione.
Il Presidente Antonio Rotellini, addolorato, porge alla famiglia le più sentite condoglianze a nome della Polisportiva tutta.
Mario, il tuo esempio di umiltà e il tuo sorriso nonostante tutto, rimarranno sempre nei nostri cuori".

- "Tutti i dirigenti, i giocatori ed il mister del Moro Paganica porgono le più sentite condoglianze alla famiglia Coscione e a tutta la Pol Paganica Rugby per la tragica scomparsa del caro Mario portato via troppo presto da un brutto e schifosissimo male. R.I.P. campione e continua a placcare avversari anche lassù" ❤️


- "Mario Coscione Non è Più Tra Noi.
La morte di ogni essere umano è dolorosa, ma quella di un ragazzo di 22 anni dal sorriso disarmante ti sprofonda, ti uccide dentro. Mario Coscione ha rappresentato quanto di più bello la giovinezza sappia esprimere: la solidarietà, l’impegno sociale, l’amore per lo sport (Il Rugby) e la pulizia interiore che caratterizza gli idealisti. Mario era bello dentro, sorrideva alla vita con candido stupore. Quella vita che minata da un male terribile lo ha tradito quando era appena un fiore della primavera dell’esistenza. Noi della Pro Loco di Coppito lo consideravamo nostro figlio. Un figlio benedetto dal dono della dolcezza. Un figlio buono e delicato. Forte dentro. Per tutto il periodo in cui ha lottato con quel male che lo stava uccidendo, non un solo lamento, ma tanti progetti. Le lacrime non leniscono il nostro dolore collettivo. Sono solo lo sfogo naturale di coloro che sanno di aver perso per strada un gioiello che profumava di lealtà e di Vita. Un bacio grande da tutti Noi Mario. Vedrai che non ti dimenticheremo.
La Pro Loco di Coppito"

- “Sei sempre stato quel giocatore che nel campo era sempre pronto ad aiutarti, quello che dopo un qualsiasi errore era sempre lì, pronto a darti una pacca sulla spalla. E così eri nella vita, una persona che ha sempre fatto del bene, e che ha sempre aiutato tutti. Un amico fedele, una di quelle persone che veramente è difficile da incontrare. Mi mancherai amico mio, un giorno torneremo a passarci la palla ❤️
Sarai sempre con noi”


- “Mario passa la palla❤
Ciao Mario,
con stupore che lentamente si e' trasformato in dolore, ho saputo della tua rapida dipartita, d'altronde eri un atleta veloce ma speravo non in questo.
Porterò con me il tuo sorriso e tutte le cose che da te ho imparato insegnandoti. Cercherò di trattenere nella mia mente il piu' a lungo possibile le immagini di te durante gli allenamenti e le partite e le cose che ci siamo detti, pur consapevole che il tempo le sbiadira', perché anche questa è la vita.
Ti ho voluto bene rugbista😘”


- “Ho conosciuto Mario l’anno scorso al corso allenatori. Ho capito che eravamo diversi, ma abbiamo parlato, giocato insieme, ci siamo divertiti. Conosco tantissimi dei suoi compagni di squadra, a qualcuno sono legato in maniera molto più forte. So che non sarà dimenticato. Vorrei credere a tutte le frasi sulla vita eterna dei rugbisti, ma sento solo la tristezza e un profondo senso di ingiustizia. Non è giusto, punto. Stiamo vicini a chi lo amava. Ciao ragazzo”

 



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