Campo Imperatore, quando la natura diventa arte...

Cari amici di “Assergi Racconta”, il vento umido che si è abbattuto sul Gran Sasso negli ultimi giorni, seguito da un brusco abbassamento delle temperature, ha determinato una eccezionale formazione di ghiaccio dovuto al fenomeno della Galaverna. Abbiamo già pubblicato la splendida foto della "Croce del Monte San Franco", immortalata dall’obiettivo di Francesco Lauernzi.


A Campo Imperatore, con il ghiaccio in forma di aghi e scaglie che si deposita sopra ogni cosa, la natura diventa arte, guardare per credere...
L’Ostello Campo Imperatore Lo Zio (foto di Andrea Mancini), il Rifugio Duca degli Abruzzi e l’Osservatorio Astronomico (foto di Luigi Tassi).

COME E' NATO L'OSSERVATORIO ASTRONOMICO?


Poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il Duca Francesco Rivera - insieme con il Direttore dell'Osservatorio Astronomico di Monte Mario a Roma, Prof. Armellini - decise di realizzare sul Gran Sasso una stazione osservativa e un giardino botanico. Dopo i primi interventi di recupero nella regione Abruzzo nel primo dopoguerra, la gente aspettava i fondi per una completa ricostruzione economica, inclusi i trasporti, l'agricoltura, l'industria del legname, l'artigianato e le scienze. Per questo, il Duca Rivera iniziò nel 1946 la sua avventura cercando un sito di qualità astronomica, e coinvolse il Ministro dell'Educazione, Guido Gonnella e una parte delle Istituzioni Scientifiche di Roma.
Tra il 1946 e il 1948, Rivera installò un piccolo telescopio sulla terrazza dell'Hotel di Campo Imperatore, così da testare la qualità astronomica del sito. Alla fine, nel Marzo del 1948, ottenne i fondi (15 ML, circa 7'500 Euro) dal Banco di Roma per iniziare la costruzione dell'edificio e della cupola della Stazione Osservativa (vedi la foto a destra).
Il problema si fece più serio quando Rivera decise di installare un telescopio Schmidt. A quel tempo, solo la Penn Optical e la Perkin Elmer (Glenbrook, Connecticut) erano in grado di disegnare e costruire le ottiche per un telescopio di tipo Schmidt, come era già avvenuto per quello dell'Osservatorio di Monte Palomar. Il 12 Ottobre 1949, durante una riunione nella città de L'Aquila con il responsabile del progetto Marshall, James David Zellerbach, Rivera, dopo aver spiegato l'urgenza di un recupero della cultura scientifica in Abruzzo, chiese di utilizzare parte dei fondi Marshall per acquistare lo specchio e la lastra corretrice per un telescopio Schmidt da installare a Campo Imperatore. Alla fine dell'anno, la regione Abruzzo ricevette 23'000$ per acquistare il sistema ottico completo dalla Penn Optical.
Nel 1953, dopo aver ricevuto le ottiche, Rivera iniziò a cercare altri fondi così da poter costruire la struttura meccanica del telescopio. Due anni dopo, ricevette aiuto (2 ML per il disegno e 15 ML per la realizzazione) dal CNDR (attualmente CNR), e così la costruzione poté iniziare presso le officine Marchiori a Milano (vedi la foto a sinistra).
Il 25 Luglio 1958 il telescopio vide finalmente la sua prima luce.
Il 25 Ottobre del 1965 si svolse l'innaugurazione ufficiale e l'osservatorio poté iniziare l'attività scientifica.

 



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