Terremoto: Cialente, ricostruzione continua a non sbloccarsi

Il dibattito sulla ricostruzione ha tenuto banco in Consiglio comunale dell’Aquila, alla presenza del commissario, Gianni Chiodi, del suo vicario, Antonio Cicchetti, di Donato Carlea e Giancarlo Santariga del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche e del capo della Struttura tecnica di missione (Stm), Gaetano Fontana. Durante il suo intervento, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha rivelato che l’Europa potrebbe bocciare la richiesta della Zona franca urbana per L’Aquila, perche’ gli standard economici del post sisma non sono ritenuti dalla Commissione cosi’ gravi da giustificare un tale provvedimento. La risposta del Consiglio, affidata al presidente Carlo Benedetti, e’ stata che il paragone non va fatto con altre Regioni europee ma con la capacita’ produttiva presente in citta’ prima della catastrofe del 6 aprile 2009. Lo stesso Benedetti ha proposto di effettuare una seduta dell’assemblea civica direttamente dove si prendono le decisioni sulla Zfu: a Bruxelles. Cialente ha attaccato la governance della ricostruzione: “I sindaci sono commissariati su tutta la linea, pero’ poi tocca a loro confrontarsi con i cittadini su scelte che sono state decise dall’alto”. Il primo cittadino ha aggiunto: “Prima non c’erano le regole sulle case E, adesso ci sono ma la situazione continua a non sbloccarsi”. Si e’ parlato anche di assistenza alla popolazione, mentre il tema della sostituzione edilizia, cioe’ l’abbattimento e successiva ricostruzione di un edificio danneggiato dal sisma, che l’assemblea civica vorrebbe “liberalizzare” come alternativa alla riparazione degli stabili, proposta in una mozione non e’ stato discusso.



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