Torna in libertà dopo 7 anni di pena, stuprò una ragazza davanti a una discoteca

E’ tornato in libertà Francesco Tuccia, dopo aver espiato la condanna a 7 anni e otto mesi di reclusione con le accuse di violenza sessuale e lesioni gravissime. Era stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per aver stuprato e ridotto in fin di vita una studentessa universitaria di 20 anni di Tivoli, in quel periodo residente all'Aquila.
Il fatto si è verificato davanti a una discoteca di Pizzoli nel gennaio del 2012. Tuccia, nonostante i tre gradi di giudizio nei quali, attraverso i propri legali, ha tentato di fornire una sua versione dei fatti per la quale la ragazza era consenziente, non è riuscito mai a convincere i giudici. Per la verità, in carcere Tuccia ci ha passato solo una parte della pena visto che era stato ammesso ai servizi sociali. L'accusa era veramente pesante perché avrebbe lasciato la ragazza, dopo averla violentata, fuori dalla discoteca, con una temperatura molto rigida. La presenza del servizio d'ordine nel locale fu decisiva per due motivi. Prima di tutto consentì di bloccare Tuccia, che stava per allontanarsi alla chetichella. E, soprattutto, permise di portare in ospedale in tempo utile la ragazza di Tivoli, che, altrimenti, sarebbe morta assiderata e lo stesso Tuccia, un ex militare poi congedato, avrebbe passato in carcere molti anni in più.

 



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