Marsilio: non un euro in meno alle altre Regioni

“Non ho letto il testo, pertanto mi è difficile dare un giudizio nel merito delle intese raggiunte da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ma una cosa deve essere chiara: nessuna riforma può essere fatta a scapito delle altre regioni”. Lo afferma Marco Marsilio, primo governatore di Fratelli d’Italia appena eletto in Abruzzo, intervistato da ‘La Repubblica’.

“La mia posizione – spiega – è quella che ho sempre sostenuto nel solco della legge 42/2009 sul federalismo fiscale: la votai con convinzione quando fu approvata in Parlamento. Si tratta della pietra miliare del regionalismo differenziato, rimasta purtroppo largamente inattuata per colpa dei governi successivi. I quali avrebbero dovuto definire i livelli essenziali delle prestazioni e i costi standard per superare la spesa storica, e invece non hanno fatto nulla. Un ritardo decennale che ha scatenato l’inevitabile pressione di Veneto e Lombardia, spingendole ad accelerare”.

Marsilio sosterrà la richiesta di autonomia “solo se verranno rispettati i principi della legge 42, che stabilisce il fondo di perequazione per le regioni che hanno meno risorse. Se si andrà nella direzione di un federalismo solidale, che tiene conto dei territori più deboli in una cornice nazionale, non avrò problemi a stare dalla loro parte”.

In pratica, “se oggi l’Abruzzo riceve 100, dopo la riforma deve incassare la stessa cifra, non un euro di meno. È una questione di equità, di giustizia sociale, di pari dignità dei cittadini, ovunque essi vivano. Se invece l’effetto dovesse essere negativo per la mia e per le altre regioni, risolversi in una riduzione di fondi, verrebbe intaccata la solidarietà nazionale e per me sarebbe inaccettabile. Mi batterei con forza per evitarlo”.



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