"Picco Confalonieri": direttamente dall'Archivio Diocesano della Città dell'Aquila

- da un Post di Paolo Boccabella -

"Picco Confalonieri": direttamente dall'Archivio Diocesano della Città dell'Aquila il documento ufficiale.

 


Il nome di Mons. Confalonieri ad una cresta del Gran Sasso -9 Agosto 1941-
Giornata luminosa e di alto godimento spirituale è stata quella trascorsa a Campo Imperatore in occasione della festa della Madonna della Neve. Anche prescindendo dalla misticità dei riti della Chiesa – acquistanti, come si sa una particolare suggestione secondo i luoghi dove vengono celebrati – una altezza che tocca i 2500 metri è sempre un buon passo verso l’infinito. Là Dio si sente di più, perché la sua grandezza si legge più chiaramente nel gran libro della natura, e l’uomo diviene piccino, piccino davanti alla solennità maestosa delle cose. Questa precisa sensazione hanno provato tutti gli escursionisti che si sono recati lassù in pio pellegrinaggio per onorare la Regina delle Nevi – e di neve ve ne è ancora e tanta nei canaloni profondi – e l’hanno provata anche i numerosi Dopolavoristi che, - venuti da più parti d’Italia – da otto giorni sono a contatto con quella verginità così suggestiva della natura, ospiti dell’infaticabile comm. Appiani, Segretario Generale del Dopolavoro. Il comm. Ugo Marinucci, Vice Podestà de L’Aquila, Commissario Prefettizio dell’Azienda Centro Turistico del Gran Sasso – anima entusiasta della montagna, delle sue gioie e delle sue sorprese – coadiuvato dal rag. Simoncini, Direttore Generale di detta Azienda – ci teneva anche quest’anno ad organizzare un raduno spirituale nella raccolta chiesina del Gran Sasso, e ci è riuscito pienamente. Il nostro Arcivescovo Mons. Confalonieri, aderendo ben volentieri alla preghiera del comm. Marinucci, vi si è recato coi canonici Del Coco e Orpelli della nostra città, ricevuto con molta deferenza, dalle Autorità presenti, e dai Parroci della Forania di Paganica, tra gli applausi scroscianti di tutta la gran folla dei gitanti. Egli ha celebrato la S. Messa, ed al Vangelo con la parola alata da cui traspariva tutto l’entusiasmo del suo amico, ha esaltato le bellezze come luogo di maggior purezza di aria, di spirito e di costumi, esortando ad aver sempre gran devozione verso la Vergine, Regina di tutte le altezze sia fisiche che spirituali. Dopo colazione si è effettuata un’ascensione fino al Rifugio Duca degli Abruzzi a quota 2380, donde si domina un panorama superbo, veramente incantevole. Ma, la suggestività del luogo ha spinto tutti ad andare ancora più su, fino a quota 2490 che, essendo una vetta senza nome, su proposta del Vice Podestà comm. Marinucci, seduta stante, tra le ovazioni dei presenti, è stata chiamata “Picco Confalonieri” in ricordo della prima ascensione sul Gran Sasso dell’Eccellenza l’Arcivescovo. Di questo avvenimento si è redatto un atto regolare nei registri del Rifugio. La cresta in parola è quella che dal Rifugio Duca degli Abruzzi va alla Sella di Monte Aquila ed ha, come si è detto, un’altitudine di 2490 metri. All’Albergo, gremitissimo, è regnata la più grande signorilità e la più schietta allegria. L’ing. Carlei, Direttore della Funivia è stato un preziosissimo informatore tecnico e topografico. Tra i personaggi che attorniavano l’Arcivescovo, oltre le Autorità ricordate, abbiamo notato anche il dottor Tatulli, Ispettore dell’O.N.D. . Giornata veramente indimenticabile, che ha lasciato nell’anima di tutti una grande nostalgia di rivedere quei luoghi e di rivedere la pace assoluta. C’è una piccola imperfezione in questa relazione la quota del Picco che 2422 anziché 2490, ed è sbagliata anche quella del Duca 2380 invece di 2388.
Aggiungo che l’alto prelato, prima di essere Arcivescovo dell’Aquila, era stato segretario particolare di Pio XI, noto Papa Alpinista e di Pio XII. Possiamo anche dire che fu Papa in pectore. L’Arcivescovo Confalonieri, nel suo difficile decennale, -1941-1951- lasciò un ricordo indelebile a questa Città. Qui chiamiamo in causa il Prof. Walter Cavalieri A questo punto il Club 2000 si arricchisce di un'altra vetta sopra ai 2000 metri. Giuseppe Albrizio e Francesco Mancini.
A breve pubblicheremo anche il verbale redatto e depositato, il 9 agosto 1941, presso il Rifugio Duca degli Abruzzi.

- Foto storiche di Luca Angeletti e Walter Cavalieri -



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