"UN'AQUILA NEL CIELO" (di Angelo Acitelli)

Nel mese di Luglio 2010, c'è stata una serata organizzata nel chiostro di San Francesco (sede dell'Ente Parco), ad Assergi, per il recital: "La via del Gran Sasso", curato da Davide Cavuti, con Alessandro Haber e Franca Minnucci. Un fuori programma inaspettato e commovente, quando Alessandro Haber ha letto la poesia inedita di Angelo Acitelli: "UN'AQUILA NEL CIELO", scritta dall'autore dopo il tragico terremoto del 2009. Lo stesso Haber si è commosso e ha voluto portare con se la poesia, sottolineato da applausi scroscianti l'apprezzamento del folto pubblico presente.

UN’AQUILA NEL CIELO
(06.04.2009)


“Immane disastro s’abbatte
Nel freddo silenzio della notte”.

Vola un’Aquila smarrita,
nel corpo mutilata…nell’anima ferita,
con ampi cerchi, su ciò che era…,
più non è…ed a stento riconosce:
ha perduto l’orizzonte…!
Quale la mano sacrilega…beffarda,
ha violato il suo nido…,
fatto con sacrificio…sudore
e tanto amore?

Vola sgomenta sbattendo l’ali,
straziata dal dolore;
con grido disperato, quasi soffocato,
ricerca gli aquilotti…”99”;
un tempo le diedero la vita,
vola esausta…sfinita.

Vola con gli artigli insanguinati
Sul nido muto, irreale…,
cosa orrenda da vedere;
vola su pievi sperdute…,
su resti di famose cattedrali…,
vola su macerie e travi divelte,
vola sull’arte sfregiata…
sulla storia sfigurata

Vola come impazzita…,
in affannosa ricerca,
sull’assordante silenzio della morte,
nel mentre…un latrato, quasi umano,
s’ode in lontananza…,
è un segno di speranza?

Vola al chiaror dell’alba,
su costoni brulli,
su sentieri tortuosi,
tra creste nevose e picchi scoscesi,
più in alto…sempre più in alto,
fino a sfidar lo stallo.

Orgogliosa…indomita,
torna a volteggiare austera
su quei figli martoriati,
lacerati e fieri,
ma pronti…, pronti
ad affrontare il mistero
della durezza della vita…

E vola…vola verso il futuro!
“Immota manet”.
Ancor colpita da un destino vile,
sempre sarai forte…
e sarai gentile…

Angelo Acitelli



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