Luciano Mosca ci ha raccontato una storia di solidarietà nel decennale dal terremoto

Nel decennale dal terremoto dell’Aquila vogliamo ricordare una storia di solidarietà nei confronti di una famiglia di Assergi. Luciano Mosca già fortemente scosso dal terremoto del 6 Aprile 2009, era affetto da una grave malattia che lo ha costretto a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico all’intestino. “Avrei dovuto iniziare la radioterapia la mattina del 6 Aprile – ha detto Luciano con le lacrime agli occhi -, ma poi il terremoto a distrutto tutto. Devo ringraziare il dottor Amaturo per avermi ospitato nella sua clinica (Casa di Cura Siligato Civitavecchia)“. Infatti Luciano si era sottoposto al primo intervento di ileostomia presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma e dopo la degenza era ritornato nella tendopoli di Pianola, per poi ripresentarsi il mese successivo per concludere l’intervento. Ma quando è tornato al Sant’Andrea gli è stato detto che non c’era posto e che avrebbe dovuto attendere. “Le condizioni del paziente – ha spiegato il dottor Amaturo - esigevano un intervento immediato. Il paziente doveva rimuovere la sacchetta che era attaccata al suo stomaco e erano già due mesi che attendeva. Così il dottor Masone mi ha contattato e sono stato ben lieto di aiutare il paziente. Questo testimonia come le strutture sanitarie accreditate siano vicine al territorio ma soprattutto lavorano in stretta sinergia con le strutture ospedaliere, nostante le Regioni continuano a tagliare i fondi destinati alla sanità” Luciano a fine Luglio 2009 ha lasciato la clinica ed è tornato alla tendopoli di Pianola.



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