Riconoscimento al carabiniere Giovanni Natale Caduto ad Assergi nella liberazione di Mussolini

La Biblioteca della caserma “Maggiore Pasquale Infesili” di Chieti, è stata intitolata al carabiniere Giovanni Natale Caduto per la Patria il 12 settembre 1943, nel blitz dell’esercito tedesco che portò alla liberazione di Mussolini dalla prigione di Campo Imperatore. I familiari del caduto, sono stati ricevuti dal Comandante della Legione Abruzzo e Molise, Generale di Brigata Carlo Cerrina, e dall'Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Hanno preso parte alla cerimonia anche i carabinieri del comando stazione di Assergi, Autorità civili e militari, gli Ufficiali Comandanti dei Reparti Territoriali, Forestali e Specializzati, una rappresentanza dei Comandanti di Stazione e dei militari della Sede e di quelli in servizio presso i diversi reparti dislocati nelle due regioni, nonché i colleghi in congedo dell’ Associazione Nazionale Carabinieri.
Il Generale Cerrina ha voluto ricordare il Carabiniere Giovanni Natale, apponendo all’ingresso della Biblioteca Legionale una targa in Sua memoria che è stata scoperta dai familiari della vittima e successivamente benedetta dal Cappellano Militare Don Claudio Recchiuti, ripercorrendo brevemente l’episodio bellico che vide il militare dell’Arma cadere, unitamente alla Guardia Forestale Pasqualino Vitocco, sotto il fuoco di un reparto tedesco impegnato nella liberazione di Mussolini.
Il carabiniere Giovanni Natale e la guardia forestale Pasquale Vitocco, sono due vittime dell’Operazione Quercia dimenticate dalla Storia, che hanno ritrovato la dignità del ricordo, dopo tanti anni, anche attraverso l’intitolazione, delle stazioni di Monte e di Valle della Funivia del Gran Sasso, con due targhe che sono state scoperte dai parenti delle vittime e benedette dal parroco don Giovanni Gatto il 12 Settembre 2016.

L’episodio storico si consumò ad Assergi, Il sito: "Assergi Racconta", ha ricostruito la vicenda, attraverso le testimonianze dei figli del Vitocco  e del soccorritore Costanzo Alloggia.
Si trattò di un'azione di guerra, un'azione coordinata nella quale reparti di terra si incaricarono di spianare la strada per facilitare l'atterraggio a Campo Imperatore di alianti che portavano soldati  che avevano il compito di liberare il Duce.
Le truppe tedesche, che viaggiavano all'interno di motorette munite di mitraglia, costrinsero alla resa un drappello di carabinieri che presidiava la strada verso la Base della Funivia. Un carabiniere, per l'appunto il Natale, rimase ucciso, non essendosi accorto che tutto il drappello si era arreso senza nemmeno sparare un colpo. In un pagliaio poco distante, una guardia campestre, Pasquale Vitocco, avvedutosi del trambusto e temendo forse per sè e per la sua famiglia, pensò di uscire e darsi alla fuga attraverso un viottolo che conduceva al paese, ma alcuni soldati tedeschi lo avvistarono e, temendo, a motivo della divisa di guardia forestale che indossava, che avesse intenzione di chiamare rinforzi, gli spararono, ferendolo gravemente. L'episodio avveniva ad Assergi, all'altezza della località detta “Fraunil”.
Soccorso poi da Costanzo Alloggia e dalla moglie che subito lo raggiunse, fu condotto alla casa della "Maestra Battista Sacco" (in prossimità della Porta dell'Orologio).
Successivamente fu portato all'ospedale dell'Aquila su di una camionetta degli stessi soldati tedeschi che nel frattempo si erano resi conto del tragico errore.

 



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