Sicurezza stradale e il Trofeo Senza Fine, aspettando il Giro d'Italia

 “Sulla buona strada”, il convegno all’Auditorium Renzo Piano, ha inaugurato le manifestazioni che accompagneranno L’Aquila all’arrivo della tappa il 17 maggio. Tanti gli ospiti, moderati dal giornalista Marino Bartoletti. Ad aprire i lavori le istituzioni. Il vice presidente del Consiglio Regionale Emanuele Imprudente ha ricordato quando, dieci anni fa, nel giorno di riposo del Giro ci fu la carezza dei corridori alle popolazioni terremotate. << A dieci anni dal terremoto - ha detto - si guarda in prospettiva e la presenza del Giro è molto importante. Ci sarà l’attenzione di tutta la stampa per far capire quelli che siamo oggi . Il Consiglio Regionale sarà il quartiere generale di RCS e questo per me è motivo d’orgoglio >>. Il sindaco Pierluigi Biondi ha ricordato la presentazione del Giro a Milano e l’impegno profuso dall’ex assessore allo Sport e oggi presidente del Comitato di tappa Alessandro Piccinini per portare la tappa in città. << Il ciclismo - ha detto - è la metafora del cammino che ha fatto la città per arrivare sino a qui. Per noi l’arrivo della tappa sarà anche l’occasione per far vedere come questa città è cambiata in dieci anni grazie al contributo di tutti, in particolar modo della nostra gente >>. A prendere la parola anche il presidente del Comitato Tappa Alessandro Piccinini che ha spiegato il senso di creare tante iniziative per accompagnare L’Aquila al Giro. << Lo sport - ha ricordato - è fortemente identitario. Vogliamo dare l’immagine di una città sicura e turistica >>. Il Sindaco dell'Aquila, il vice presidente della Regione Abruzzo e il presidente del Comitato Tappa hanno svelato insieme il Trofeo Senza Fine del Giro d'Italia, arrivato all'Aquila per l'occasione.
> Il Maggiore Federici della Polizia Municipale ha sottolineato il contributo della Polizia Municipale e anche quello nel post sisma delle altre Polizie locali. Ha ricordato anche come la Polizia Municipale organizzi in città molti eventi sportivi. Paolo Cestra, primo dirigente della Polizia Stradale dell’Aquila, ha ricordato come la Stradale sia impegnata attivamente per il Giro. Cesta ha nominato il gruppo del compartimento della Lombardia che ha gli uomini che dal dopo guerra in poi seguono il Giro e garantiscono la sicurezza di tutti. Il presidente della Provincia Angelo Caruso ha ribattuto sull’importanza dell’educazione stradale e sugli investimenti che vanno fatti per rendere le strade sicure, ribadendo l’impegno quotidiano della Provincia su 95 strade attualmente. L’assessore alla mobilità del Comune Carla Mannetti, parlando del Piano urbano della mobilità sostenibile, ha precisato che nel Pums verrà dedicato un capitolo specifico alla mobilità ciclistica e al Bici plan rilevando purtroppo in città la scarsità delle piste ciclabili. Fabio Pagliara segretario generale Fidal ha lanciato la possibilità di trasformare le Smart city in Sport City sottolineando il grandissimo valore dello sport e come il Giro sia una grande festa nazionale che fa parte della storia del Paese.  << L’arrivo della Tappa cade con il decennale - ha detto invecel’assessore allo sport Vittorio Fabrizi - e volevamo regalare alla città tanti eventi di accompagnamento alla Tappa. Il tema della sicurezza stradale va inserito sempre nelle scuole per creare utenti consapevoli >>. Trattato anche l’aspetto sanitario con la Dottoressa Barbara Macerola di Diabetologia che ha rilanciato sull’importanza dello sport e sulla valenza di avere il Giro in città che darà la possibilità di dare l’immagine di una città attrattiva. Emozionante l’intervento di Marco Scarponi, fratello di Michele vincitore del Giro d’Italia nel 2011 e morto investito su strada da un furgone che non gli aveva dato la precedenza durante un allenamento. << Non so mai da dove iniziare - ha detto nel presentare anche la sua Fondazione - non sono esperto di sicurezza stradale ma sicuramente sono esperto del dolore. Michele ha iniziato a correre in bici ad 8 anni ed è diventato il campione che è diventato perché aveva dietro una grande famiglia. Non è mai stato un ciclista come gli altri, era un uomo sulla bicicletta, aveva il volto di Bartali, Coppoli, Gimondi. Era un corridore che faceva da ponte col pubblico e con la società. Averlo perso è stata una tragedia non solo per noi ma per il ciclismo. Lui era un figlio, un marito, un padre e un fratello. Questo lo dimentichiamo spesso quando siamo in strada. Il dolore lo abbiamo trasformato in qualcosa per andare avanti e così abbiamo fatto nascere la Fondazione, per mettere al centro del dibattito la sicurezza, il fatto che va rispettata la vita di chi non è difeso. In Italia muoiono pedoni sulle strisce, muoiono ciclisti. In questo paese manca un qualcosa, manca un progetto. Dobbiamo arrivare però ad un obiettivo, zero vittime. A fare compagnia ai presenti anche la voce di Giuliano Molinari accompagnato da Mauro Vaccarelli che ha interpretato canzoni a tema dedicate al ciclismo, con un omaggio speciale a Marco Pantani a 15 anni dalla sua scomparsa. È stato esposto il Trofeo Senza Fine che sarà consegnato al Vincitore del Giro d’Italia con tutti i nomi incisi dei vincitori del Giro dall’inizio sono ad oggi.

 



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