I dipendenti del centro turistico del Gran Sasso senza stipendi, si fermano i lavori

Hanno scelto una singolare forma di protesta, i 30 dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso che ancora non prendono lo stipendio di luglio e la quattordicesima. Da oggi i tre capiservizio sono in ferie, tutti insieme, e questo «fino a quando non saranno saldate le competenze». Un’assenza strategica, che di fatto blocca qualsiasi attività sulla funivia di Fonte Cerreto.  Senza la presenza dei capiservizio, infatti, gli altri tecnici non sono nelle condizioni di svolgere l’attività connessa ai lavori di ammodernamento e di mantenzione dgeli impianti della funivia che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore. Proprio nei giorni in cui, dopo il rimontaggio delle cabine della funivia appena restaurate, si dovrebbe procedere alle movimentazioni, alle prove e al controllo dei sistemi di sicurezza, in vista della riapertura al pubblico degli impianti di risalita.
 La decisione di dare un segnale forte è arrivata ieri mattina, quando dal Comune non sono state trasferite al Ctgs le risorse necessarie per coprire il pagamento degli stipendi del mese di luglio e della quattordicesima.
 Da diverso tempo, a causa della grave crisi finanziaria in cui si dibatte il Centro turistico, presieduto da Vittorio Miconi, l’erogazione delle buste paga non avviene più regolarmente il 27 di ogni mese. I dipendenti sono abituati ai ritardi, ma ora la pazienza è finita.
 Soprattutto perché, secondo il personale, ancora non si intravedono spiragli per il futuro dell’azienda, sul fronte della tanto attesa privatizzazione. Si attende la convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci che dovrà dare il via libera all’aumento di capitale del Ctgs, con l’ingresso delle società Invitalia, ex Sviluppo Italia, e Italia Turismo.
 Servono 22 milioni di euro, nell’arco dei prossimi cinque anni, per attuare il piano di rilancio dell’azienda e della montagna aquilana. Ma intanto i lavoratori sono senza stipendio. E ci sono altri problemi sul tappeto, come il ricorso al Tar per la gestione dell’albergo di Campo Imperatore e la necessità, sempre secondo i lavoratori, di una gara pubblica per l’affidamento della gestione del rifugio Fontari.
 Infine, c’è ancora una parte degli stagionali che attende di transitare all’Asm per la rimozione delle macerie.




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