La Diocesi aquilana festeggia un nuovo diacono

«E' con il cuore colmo di gioia e gratitudine che vi comunico che il prossimo 25 giugno alle 17 nell'antica chiesa parrocchiale di Santo Stefano al Monte di Pizzoli sarò ordinato diacono». Con queste parole Luca Capannolo (foto) ha dato l'annuncio via social del suo prossimo traguardo religioso: il diaconato, il lasciapassare per diventare sacerdote. Era ancora più emozionato quando domenica aveva anticipato la notizia di fronte alla comunità parrocchiale di Arischia, frazione di origine e di residenza e poi è corso a dare la notizia a Santa Rita a via Strinella, chiesa dove da qualche anno collabora con don Alfredo. «Quest'ultimo annuncio- dice- l'ho fatto veramente di fronte a mezza città: in quel giorno si celebravano le Comunioni e la chiesa era stracolma».
Una notizia che non passa inosservata anche per l'attesa: erano sette anni che in città non veniva celebrata un'ordinazione diaconale, l'ultima è stata quella di Federico Palmerini. L'ordinazione diaconale di Capannolo, però, sarà la prima impartita dall'arcivescovo Petrocchi da quando indossa la berretta cardinalizia. Un'attesa anche nel dare l'annuncio. «Non è stato facile- ammette- trovare una data libera del presule: alla fine è capitato il 25, sei mesi prima di Natale, una data beneaugurante e un dono in anticipo. Non è stato neanche semplice trovare il luogo in cui effettuare la cerimonia. A me sarebbe piaciuto farlo nella mia parrocchia, San Benedetto ma, purtroppo, l'abbazia di Arischia è ancora chiusa e i lavori non sono finiti. L'edificio attuale è troppo piccolo. Così la soluzione di utilizzare una chiesa limitrofa più grande per accogliere invitati e quanti vorranno partecipare». A proposito di invitati, Luca si augura che possano intervenire l'arcivescovo emerito Molinari, il primo a consigliarlo in questa avventura, e il nunzio apostolico monsignor Antonini che poco più di cinquant'anni fa ad Arischia veniva ordinato sacerdote insieme al compaesano di Luca, fra Carmine Serpetti. I pochi giorni ancora di attesa, il futuro diacono li ingannerà con la discussione della tesi, su Laudomia Bonanni, al Seminario di Chieti e con gli esercizi spirituali. Pronta, invece, la veste confezionata dalla mamma e dalla zia con il lino tessuto negli antichi telai del paese.
Federica Farda


 



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