Esercitazione di Soccorso Speleologico nello splendido scenario di Grotta a Male ad Assergi

Giornata intensa di formazione quest'oggi per la Delegazione Abruzzo di Soccorso Speleologico che ha effettuato un’esercitazione nello splendido scenario di Grotta a Male ad Assergi (Aq).

 

Gli Istruttori Regionali, con la partecipazione di due Istruttori della Scuola Nazionale Tecnici di Soccorso Speleologico, hanno curato l'evento formativo dedicato al trasporto barella in ambienti complessi senza l'uso di ancoraggi tradizionali. La giornata fa parte di un definito programma formativo a cui i tecnici prendono parte per garantire la massima efficacia ed efficienza in caso di intervento. Positiva l'esperienza anche per il corpo docente che si arricchisce di un neo Istruttore Regionale che sta completando il percorso di qualificazione.
Lo sviluppo della grotta è di 480m con una profondità massima di -84m, l’asse principale (NO) coincide con quello del torrente Raiale che scorre 60m più in basso; l’ingresso, a quota 956m, è un inghiottitoio fossile lungo 35m sul cui soffitto si notano i segni di distacco della roccia calcarea stratificata orizzontalmente.
Oltre l’ingresso si sviluppa uno stanzone, meglio conosciuto come Sala del Tronco, da cui dipartono numerosi cunicoli. Uno di questi, disostruito nel 1962 a opera del Gruppo Speleologico Aquilano, dopo un tortuoso percorso elicoidale, permette di accedere all’interno dell’ambiente più grande dell’intera grotta, con una lunghezza che supera i 55m e il fondo ingombro di grossi massi calcarei, da cui prende in nome di Sala dei Colossi.
Da qui dipartono tre rami: lungo la parete destra della sala quello dell’Organo (dove le poche stalattiti rimaste, se percosse, emettono un suono particolare) e al termine della sala due rami collegati tra di loro tramite un sifone perennemente allagato (Ramo delle Pannocchie e dei Laghi con il Ramo della Sala De Marchi).
Discendendo la Sala dei Colossi, lungo la parete inferiore sinistra, si arriva sull’orlo di un pozzo che, con un salto di 15m, permette l’accesso a un’ampia sala da cui dipartono il Ramo delle Pannocchie e quello dei Laghi, dove è presente, oltre a un lago, una sorgente attiva.
Percorrendo invece la Sala dei Colossi lungo la parete inferiore destra, si accede tramite una strettoia in discesa nella sala più bella e concrezionata della grotta: la Sala della Croce, dove il nostro De Marchi incise una croce. Da qui, si prosegue per arrivare nella Sala De Marchi da cui è facilmente visibile il lago omonimo congiunto, tramite sifone di 20m allagato, con la diramazione dei laghi; il livello comunque non è sempre costante, ma soggetto a notevoli escursioni stagionali.
La cavità, nella parte superiore è quasi priva di concrezioni, nella parte finale invece, presenta numerose stalagmiti di diametri abbastanza grandi che in alcuni casi superano i 50cm, alcune di queste sono inclinate su un fianco a seguito di movimenti tettonici e sismici.
La temperatura media è inferiore ai 12C°, l’umidità relativa superiore al 90%, la temperatura dell’acqua dei rami terminali oscilla tra gli 8.8÷9.4 C°”.

 



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