FUNIVIA DEL GRAN SASSO, STAGIONE INVERNALE APPESA A UN FILO...

Anche quest'anno anno la riapertura degli impianti sciistici è appesa ad un filo. Non quello della funivia, come lo scorso anno, ma l'intreccio di fili burocratici e legali che imbrigliano le strutture ricettive di Campo Imperatore senza le quali, in virtù della legge, la funivia non può funzionare.

Secondo la norma infatti un impianto a fune non può essere attivato in alta quota senza avere un ricovero per i passeggeri. Nel caso della funivia del Gran Sasso il ricovero era rappresentato dall'albergo di Campo Imperatore, dal bar e dall'ostello. Tutti irrimediabilmente chiusi da mesi. A tenere in pugno la sopravvivenza della stazione, che senza funivia l'inverno non può funzionare, è la ditta Tessitore gestore delle strutture ricettive, che ad un certo momento ha deciso di chiudere tutto e andare via. Da quel giorno è cominciata una battaglia legale senza frontiera.

L'ultimo atto è un ricorso al Tar del comune per tornare in possesso delle strutture ricettive la cui udienza è stata rinviata a ottobre. Il poco tempo disposizione con consentirebbe alla spa di effettuare gli interventi in tempo per la stagione invernale. «É una situazione grottesca - ha commentato il presidente del Centro turistico Gran Sasso Vittorio Miconi – Ancora oggi mi chiedo perché Tessitore non ha voluto gestire le strutture. Stiamo cercando di verificare se esiste un modo per entrare nei locali ed effettuare i lavori prima del pronunciamento del Tar. É una corsa contro il tempo». Intanto già nei giorni ferragostani sono state tante le critiche da parte dei cultori del trekking che non hanno trovato neanche un chiosco dove prendere un caffè.

Intanto riaprirà al pubblico entro la fine di settembre la funivia del Gran Sasso, oggetto dell'ultima tranche dei complessi lavori per la revisione straordinaria ventennale imposta dalla legge. «Gli interventi sono ormai agli sgoccioli - ha spiegato il presidente del Centro turistico del Gran Sasso Vittorio Miconi – L'impianto tuttavia ha bisogno di un periodo di collaudo e di rodaggio; inoltre il personale addetto deve essere formato».

Densa di appuntamenti l'agenda del presidente Miconi alle prese con la difficile operazione di salvataggio della Spa comunale che gestisce gli impianti sciistici del Gran Sasso strozzata dai debiti. «Attendiamo l'approvazione del bilancio di previsione del comune previsto per fine mese – ha spiegato – In quanto l'amministrazione dovrebbe erogare un contributo di 2 milioni di euro. Inoltre il 31 agosto è prevista la riunione dell'assemblea straordinaria che voterà la ricapitalizzazione chiesta dal Cda per 8 milioni di euro. Si procederà a un bando di evidenza pubblica aperto agli enti confidando nella partecipazione di Invitalia che ha promesso di entrare nel pacchetto azionario. La scadenza prevista è il 30 ottobre. Se non risponderanno gli enti pubblici poi il bando sarà aperto anche ai privati per un altro mese»



Condividi

    



Commenta L'Articolo