Nonostante la pioggia, in 10 mila al Corteo della Bolla

Nonostante la pioggia lungo il percorso, più di 10 mila persone hanno partecipato al Corteo storico della Bolla del Perdono della 725/a Perdonanza Celestiniana. Partito da Palazzo Fibbioni si è snodato lungo il corso Vittorio Emanuele, corso Federico II, viale Crispi e viale di Collemaggio, fino alla Basilica di S.Maria di Collemaggio.

La parte istituzionale è stata aperta dal Gonfalone del Comune dell'Aquila, con rappresentanti di Giunta, Consiglio e dirigenti. A  seguire il Comitato Perdonanza, società partecipate, gli Uffici speciali della ricostruzione dell'Aquila e del cratere sismico 2009, Regione, Provincia, parlamentari, rappresentanti degli organismi giudiziari, delle forze armate e dell'ordine, di università, Gssi e Laboratori nazionali del Gran Sasso, Province, Comuni, istituzioni presenti in città e ordini professionali. A rappresentare il Governo il sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca. Presente il Gonfalone di Roma Capitale, decorato con medaglia d'oro al valor militare.

Tutto comincia nel 1294, anno in cui papa Celestino V concesse, la sera della sua incoronazione nella basilica di Collemaggio, l'indulgenza plenaria ai fedeli di Cristo, fino ad allora riservata solo a chi fosse in grado di 'lucrarla'. All'Aquila il Perdono, rinnovato annualmente, sarebbe stato concesso da quel momento a tutti, anche a poveri e diseredati.

I protagonisti dell'edizione 2019 sono stati la diciassettenne Sara Luce Cruciani, la 'Dama della Bolla', e di Federico Vittorini, 24 anni, 'il 'Giovin Signore', che hanno sfilato nel 'Corteo della Bolla' per le strade della città. Per il suo articolato e profondo significato la Perdonanza Celestiniana è inserita nella rosa finale degli elementi candidati a bene immateriale dell'Unesco e in tal senso sarà valutata a dicembre prossimo dal Comitato internazionale riunito in Colombia, a Bogotà.

La scelta dei due giovani per il corteo storico è strettamente legata al messaggio di rinascita che la Perdonanza 2019 vuole diffondere. Il volto di Sara Luce bambina, immortalato in una foto con quello della mamma Stefania nelle ore immediatamente successive il sisma, fece il giro del mondo nel 2009; Federico, che sotto le macerie di quel tremendo 6 aprile ha perso la mamma e la sorellina, in questi anni accanto al padre Vincenzo è diventato un apprezzato musicista.

Alla Basilica di Collemaggio alle 18, si è ripetuto il rito di apertura della Porta Santa presieduto dal Cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Il nome Perdonanza deriva proprio dalla Bolla del Perdono emanata da Celestino V, custodita nella cappella blindata della Torre civica del Palazzo Comunale fino al terremoto del 2009. Gli antichi statuti civici vollero che fosse l'autorità civica a indire la Festa del Perdono nel rispetto della volontà di Papa Celestino V. Con il passare dei secoli l'evento piombò nel disinteresse generale e nella seconda metà del XX secolo la cerimonia, detta Perdonanza anche grazie al termine medievalista di Gabriele D'Annunzio, si limitava alla funzione religiosa e poco altro. Solo tra gli anni Settanta e Ottanta vi fu una riscoperta della figura di Celestino V e del carattere universale della Bolla del Perdono, grazie al sindaco Tullio De Rubeis.



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